Top 10 catene Usa, c’è qualche sorpresa

Dopo un anno di assenza, è tornata la Top 500 di Nation’s Restaurant News. E non sono mancate le novità
Top 10 catene Usa, c’è qualche sorpresa

Dopo la pausa di un anno causa Covid, probabilmente anche per una forma di rispetto, i media americani sono tornati prepotentemente a stilare le ormai celebri classifiche sulle migliori catene made in Usa. Due anni fa avevamo parlato del report di Technomic, sostanzialmente identico a quella di Nation’s Restaurant News, entrambi basati sulle analisi dei fatturati.

ECCO LE PRIME 10 POSIZIONI

Ecco le prime 10 catene per fatturato negli Stati Uniti nel 2020. Tra parentesi, rispettivamente, fatturato in miliardi di dollari in Usa e differenza con l’anno precedente

#10: PANERA BREAD (5.66 | -8,7%) Grazie anche e soprattutto a una strategia fortemente improntata sull’ off-premises e alla partnership con Autogrill, Panera Bread si conferma in decima posizione.

#9 DOMINO’S (7.35 | +11%) Forte orientamento tecnologico, nonché inclusione sociale e parità di genere hanno permesso a Domino’s di continuare a crescere e di confermarsi in nona posizione, nell’anno d’oro per la pizza Made in Usa.

#8 DUNKIN’ (8.34 | -7,2%) Posizione invariata anche per Dunkin’, catena con un passato inglorioso anche in Italia.

#7 SUBWAY (9.17 | -8,2%) Un tonfo. La prima sorpresa di questa speciale classifica. Dal gradino più basso del podio al quarto posto, fino alla settima posizione in due anni per Subway, che paga anche le nuove strategie di retailer come Walmart che hanno deciso di puntare forte sulle dark kitchen.

#6 BURGER KING (9.66 | -5,4%) Una conferma che è anche una sorpresa per chi si aspettava un Burger King più arrembante. Con ogni probabilità sarà il 2021 l’anno del cambiamento, tra rebranding e plant-based.

#5 WENDY’S (10.29 | +4,8%)  L’altra grande sorpresa. Wendy’s passa dalla settima alla quinta posizione e potrebbe addirittura migliorare in questo 2021, forte di una strategia commerciale aggressiva e improntata sull’off-premises.

#4 CHICK-FIL-A (10.8 | +3,8%) Guadagna una posizione piazzandosi ai piedi del podio Chick-Fil-A, tra i format che per primi hanno incentivato l’off-premises durante la pandemia. Curioso che tale riconoscimento sia arrivato durante il Pride Month, per un format apertamente anti-Lgbt.

#3 TACO BELL (11.31 | -0,4%) Altra sorpresa, ma non troppo. Per il 2020 Taco Bell si accomoda sul gradino più basso del podio, a coronamento di un percorso che vede il format sempre più impegnato sulla sostenibilità, come dimostrato anche dalla partnership con Beyond Meat.

#2 STARBUCKS (18.71 | -5%) Nessuna novità per il format creato da Howard Schultz, che si conferma in seconda posizione e sempre più impegnato su diversi fronti, dal piano vaccinale all’innovazione.

# MCDONALD’S (39.53 | +0.4%) Inavvicinabile e nient’altro da aggiungere per McDonald’s, che, controcorrente, continuerà a puntare forte sul consumo all’interno del ristorante.

© Riproduzione riservata