Ubri presenta un “Piano Marshall” per l’horeca italiano

Il piano di salvataggio elaborato dall’Unione Brand Ristorazione Italiana punta a un intervento strutturale su base triennale per rilanciare la ristorazione nostrana

“Garantire denaro per creare denaro”. Vincenzo Ferrieri, CEO di Cioccolatitaliani e presidente di UBRI, in versione che si potrebbe definire “Keynesiana”, ha sintetizzato così il piano Marshall elaborato appunto da UBRI per rilanciare il comparto horeca, focalizzato su finanziamenti e agevolazioni fiscali per favorire gli investimenti in crescita, sviluppo del livello occupazionale, sostenibilità, tecnologia, internazionalizzazione. Non misure a pioggia, una tantum, ma un vero e proprio piano, da consegnare al governo in tempi record.

PIANO DI RILANCIO

“Crediamo che sia una caratteristica di ogni imprenditore – ci spiega Vincenzo Ferrieri – il non fermarsi a guardare la casa in fiamme, ma che si debba innanzitutto buttare l’acqua e poi pensare a come ricostruire. La politica degli aiuti di tipo assistenzialistico come quella alla quale stiamo assistendo, va bene certamente per tamponare, ma poi è necessario un vero piano di rilancio, anche perché poi le vere difficoltà, ovvero dover ricostruire un settore depresso, arriveranno dopo”.

Vincenzo Ferrieri, CEO Cioccolatitaliani
Vincenzo Ferrieri, CEO Cioccolatitaliani

L’obiettivo è tornare entro il 2023 agli stessi livello occupazionali con i medesimi fatturati del 2019, vero anno d’oro per l’horeca italiano, incentivando gli imprenditori a investire e a operare in maniera virtuosa.

MISURE CONCRETE

“Delle misure concrete – continua Vincenzo – potrebbero essere la diminuzione del cuneo fiscale, l’aumento dei crediti d’imposta, agevolazioni per le nuove assunzioni, sgravi e incentivi fiscali per chi investe nella digitalizzazione. In sostanza, come indicato in apertura, uno Stato che garantisce fondi che gli verranno restituiti sotto forma di gettito fiscale”.

Fondamentale sarà comunque la facilità di accesso e lo snellimento della burocrazia, che è stata una delle maggiori criticità emerse, ad esempio nel programma 4.0.

Restando in tema di criticità ma proprie del settore horeca, Vincenzo sottolinea che occorre “una legge nazionale sugli affitti, che impatti sul food retail in maniera considerevole e che vada oltre quindi il credito di imposta su base mensile”.

FAR RIPARTIRE LA RISTORAZIONE

Antonio Civita, CEO di Panino Giusto e Vicepresidente di UBRI ha dichiarato: “Il Piano Marshall ha riparato, modernizzato e ricostruito da zero l’Italia non solo dalle ferite della Guerra, ma l’ha fatta uscire dall’arretratezza nella quale era confinata; vogliamo fare lo stesso per il settore della ristorazione. Abbiamo bisogno che il Governo ci ascolti e consideri il nostro Piano come prioritario nella sua Agenda, per trattare l’emergenza non solo con aiuti a pioggia ma con un piano di lunga visione.”

Antonio Civita, CEO Panino Giusto
Antonio Civita, CEO Panino Giusto

Ricordiamo che fanno parte di UBRI, oltre a Cioccolatitaliani e Panino Giusto, anche BUN, Panini Durini, Lievità, Baunilla, Pescaria, Macha, Poke House, La Piadineria, Bowls and More e altri.

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