Poke House chiude round di finanziamento da 5 milioni di euro

L’aumento di capitale, guidato da Milano Investment Partners, servirà a consolidare la presenza in Italia e ad espandersi all’estero
Poke House chiude round di finanziamento da 5 milioni di euro

Poke House, il format fondato da Matteo Pichi e Vittoria Zanetti, incentrato sul celebre cibo di origine hawaiana entrato ormai in pianta stabile nelle abitudini alimentari degli italiani, annuncia la chiusura di un round d’investimento da 5 milioni di euro, guidato da Milano Investment Partners.

FORMAT MADE IN ITALY GIOVANI E IN ASCESA

Il fondo gestito dalla SGR milanese, che ha come anchor investor anche Angelo Moratti, mette a segno un altro colpo nel food retail italiano, dopo il round chiuso con Miscusi a fine 2018, acquisendo il 25% di Poke House, dimostrando di credere fermamente nei nuovi format di casual dining italiano.

Poke House nato a novembre 2018 dal sogno di due giovani amici Matteo Pichi e Vittoria Zanetti – classe 1986 e 1991 – ha avuto da subito l’obiettivo di conquistare tutti, creando non dei semplici locali, ma dei luoghi speciali, dove l’atmosfera, il design e l’elevata qualità gastronomica unita all’accessibilità dei prezzi danno vita a un’esperienza unica.

Il format è cresciuto rapidamente, contando attualmente 8 insegne + 3 nuove in programma, e può contare su un team di 100 persone. L’iniezione di capitale servirà sia a supportare la crescita della catena, sia nazionale che internazionale, sul quale vige il massimo riserbo circa le nuove aperture, sia a sperimentare, approcciando ad esempio food destination nuove e non, come shopping mall e travel retail, e tendenze del settore, come dark kitchen e virtual brand, per diventare velocemente il più grande brand di poke in Europa.

UN MODELLO DI RISTORAZIONE IBRIDO

Poke House non è un ristorante nel senso più tradizionale del termine ma una vera e propria food company che, puntando allo sviluppo del format fast casual, si pone l’obiettivo di innovare il mondo della ristorazione con un modello ibrido, tra retail e digitale, e strutturalmente incline alla sperimentazione di nuove forme di ristorazione come il food delivery e le dark kitchen, su cui abbiamo puntato molto nell’ultimo periodo” – commenta Matteo Pichi, co-founder e CEO di Poke House. “Il perfezionamento dell’investimento da parte di MIP, avvenuto in un momento così delicato come è stato il Covid-19, ci dimostra che la scelta dell’investitore sia stata la migliore in assoluto e ci rende ancora più innamorati della community dei nostri clienti. Una community che, nonostante tante imitazioni, ha continuato a ordinare le nostre poke, con le quali speriamo di aver contribuito a tenere alto il morale durante la pandemia. La straordinaria impennata in termini di ordini del food delivery, uno dei filoni sui quale continueremo a puntare per crescere a livello nazionale ed europeo, ci dà speranze e forza per progettare il nostro futuro” -commentaVittoria Zanetti, co-founder di Poke House.

Abbiamo individuato le caratteristiche che cerchiamo nelle società sulle quali investire: obiettivi strategici di evoluzione sui mercati internazionali con un brand molto forte che ha superato la fase early stage. Un team giovane, forte e molto ambizioso che merita supporto e accompagnamento nel processo di espansione globale. Il COVID-19 non ci ha spaventato perché ha dimostrato la resilienza del team di Poke House” – commenta Paolo Gualdani, partner di MIP che ha effettuato i più importanti investimenti nel settore del food retail come Miscusi e Princi-Starbucks.

I proventi del round verranno utilizzati per rinforzare il nostro team attraverso l’ingresso di profili esperti già individuati. Sono tutte figure con cui condividiamo l’amore per il food e l’ospitalità, oltre che per sviluppare soluzioni tecnologiche atte a fidelizzare e ringraziare la nostra community, offrendo servizi alla loro altezza” – conclude Matteo Pichi.

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