UBRI, Governo ascoltaci!

L’Unione Brand Ristorazione Italiana ha realizzato un documento articolato in 15 punti in cui chiede una serie di misure a tutela e favore della ristorazione
UBRI, Governo ascoltaci!

La fine del lockdown è vicina e nel corso di questa “Fase 2” il mondo della ristorazione commerciale è in subbuglio perché il Governo Conte non sembra dare ascolto alle richieste ed esigenze degli operatori. L’Unione Brand Ristorazione Italiana (UBRI), che riunisce 11 insegne della ristorazione organizzata, ovvero (in ordine alfabetico) Baunilla, Bowls and More, Bun, Cioccolatitaliani, La Piadineria, Lievità, Macha, Panini Durini, Panino Giusto, Pescaria e Poke House, ha preso carta e penna e ha stilato un documento articolato in 15 punti (vedi sotto).

FARE SISTEMA E AIUTARE GLI IMPRENDITORI

L’UBRI, che ha già ricevuto 50 richieste di adesione, presenterà il documento al Governo, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico. «Abbiamo sentito la necessità di muoverci in prima persona per non vedere vanificati i risultati che i brand di catena stanno sviluppando in questi anni e, in particolare, dal 2015 – spiega Vincenzo Ferrieri, Presidente di UBRI e founder di Cioccolatitaliani –. Riteniamo maturi i tempi perché il concetto di Sistema Italia, mai raggiunto, cominci a concretizzarsi, abbattendo quelle diffidenze se non ostilità tipiche del settore. Quello che produciamo non è solo reddito per le nostre imprese, ma valore rappresentativo e strategico per il Paese, anche verso i mercati esteri. In questo periodo di emergenza lavoriamo in sinergia anche con il mercato del turismo, della cultura metropolitana e, più in generale di tutto il sistema retail. Ed è anche per questo che abbiamo sviluppato il documento programmatico da presentare al Governo, che ci sostenga in modo proattivo, non assistenziale».

Antonio Civita, Vicepresidente dell’associazione e titolare di Panino Giusto, sottolinea che UBRI «è un gruppo di imprenditori che ritiene la concorrenza un valore strategico e crede che solo un progetto sinergico, pensato da chi è competente in materia, possa farci superare ogni sfida, oltre alla contingente. Rappresentiamo, con i nostri 11 brand un fatturato complessivo di 200 milioni di euro (2019) per 400 location e 3.300 dipendenti, abbiamo sempre portato avanti le nostre sfide da soli, ora vogliamo proporre un modello strategico che possa essere replicato anche in altri settori».

LE 15 RICHIESTE DI UBRI

TRIBUTI

1. Cancellazione delle imposte nazionali e locali pertinenti. A titolo esemplificativo Cosap, Tari, Imu, Ica

2. Rateizzazione senza interessi delle imposte IRES-IRAP previste a giugno

3. Ammortizzazione delle note di accesso al credito (decreto liquidità) e possibilità di misure di sostegno a fondo perduto per le chiusure di marzo e aprile 2020 attraverso il riconoscimento di una quota da calcolarsi sul fatturato N-1

PERSONALE

4. Proroga degli ammortizzatori sociali, cassa in deroga e Fis, fino al 31/12/2020

5. Detassazione degli oneri contributivi e assistenziali per i lavoratori in attività, fino al 31/12/2020

6. Detrazione totale di tutte le spese sostenute a supporto delle misure restrittive e dell’acquisto di DPI (oggi 50% con limite massimo 20K)

7. Strumenti a supporto del lavoro temporaneo per 24 mesi (voucher)

LOCAZIONI

8. Estensione del credito di imposta del 60% alle locazioni degli immobili commerciali con classificazione catastale diversa da C/1
9. Estensione del credito di imposta del 60% agli affitti di ramo d’azienda

10. Intervento finalizzato a regolamentare l’ipotesi di un canone in percentuale variabile sul fatturato sviluppato

AGEVOLAZIONI SULLE VENDITE

11. Abbattimento delle commissioni riconosciute agli operatori di delivery attivi sul territorio nazionale, attraverso intervento governativo di sgravio fiscale

12. Riduzione commissioni riconosciute per la gestione dei ticket restaurant attraverso intervento governativo

VARIE

13. Credito di imposta per utenze relative ad attività commerciali

14. Proroga sospensione dei leasing, mutui e noleggi operativi fino al 31/12/2020 con recupero delle mensilità in coda al normale termine di estinzione

15. Contributi a fondo perduto a supporto implementazioni strumenti digitali per le piattaforme e-commerce ed eventuali progetti di gestione diretta del delivery

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