250 milioni di Beyond Burger all’anno per McDonald’s negli USA?

Un’analisi del colosso bancario svizzero UBS indica come la catena di fast-food potrebbe diventare il primo cliente per la compagnia californiana pioniera del plant-based

“Beati gli ultimi perchè saranno i primi”, la parabola dei lavoratori della vigna, senza risultare blasfemi, potrebbe applicarsi anche al presente e al futuro di McDonald’s nel campo della carne vegetale.

Dopo la nomina di Chris Kempczinsky successiva al licenziamento di Steve Easterbrook avevamo indicato come tra le nuove sfide del nuovo CEO ci fosse quella di sviluppare maggiormente il business della carne vegetale per il colosso degli archi dorati.

Il tardivo ingresso di McDonald’s nel settore, con il lancio del PLT, il primo hamburger plant-based della catena, avvenuto successivamente al lancio sia dell’Impossible Whopper da parte del suo primo concorrente Burger King King, sia anche a quello del Beyond Chicken da parte di KFC, ha fatto si che il primo format in USA per fatturato, apparisse decisamente indietro sul mercato rispetto ai suoi principali concorrenti.

Ma le cose a breve potrebbero cambiare.

L’ANALISI DI UBS SUL PLANT-BASED DI MCDONALD’S

Il colosso bancario svizzero UBS ha recentemente resi noti al pubblico, per la prima volta, i dati relativi a uno studio effettuato sul lancio del sopracitato PLT (Plants – Lettuce – Tomatoes) in alcuni ristoranti della catena in Canada.

I numero dicono che in ogni locations vengono venduti mediamente tra i 30 e 40 hamburger plant-based, che nelle aree ad alta densità raggiungono anche le 100 unità.

Partendo da tali presupposti gli analisti di UBS hanno stimato che, una volta che il Beyond Burger verrà venduto in tutti i 14’000 ristoranti della catena negli Stati Uniti, il numero di plant-based burger venduti raggiungerà i 250 milioni di unità. Tradotti in soldoni vuol dire 325 milioni di dollari di fatturato in più per Beyond Meat.

E si parla ovviamente solo di America, tralasciando Europa e Asia (dove Beyond Meat entrerà l’anno prossimo).

L’analista di UBS Steven Strycula ci ha tenuto però a precisare “Non sappiano se McDonald’s, per il suo plant-based burger negli Stati Uniti si affiderà solo a un fornitore come Beyond Meat o se ne selezionerà anche altri”.

Lo studio mette poi a confronto anche i dati con quelli del concorrente Burger King, che vendendo 40 Impossible Whopper al giorno dovrebbe raggiungere la cifra di 107 milioni di plant-based burger all’anno, quindi meno della metà.

In poche parole, abbiamo un McDonald’s che è partito dalle retrovie ma sta lentamente guadagnando la testa.

Antonio Iannone

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