Via libera al delivery dopo le 18:00

Arrivati i chiarimenti del Governo sul tema del delivery sollevato da Fipe e Assodelivery che aveva creato non poca confusione tra gli operatori della ristorazione

Mentre sono diversi i format che hanno deliberatamente deciso di chiudere sino a data da destinarsi, Fipe e Assodelivery hanno diramato un comunicato che conferma la possibilità di effettuare il delivery anche dopo le 18:00, portando finalmente chiarezza su una questione che non appariva del tutto chiara.

La stessa Fipe nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme per le ricadute dell’emergenza Coronavirus su ristorazione e delivery, sollecitando al contempo l’intervento del governo a supporto dell’horeca, il settore più colpito.

SUPPORTO GARANTITO A RISTORANTI E CITTADINI

Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi e AssoDelivery, l’associazione di categoria delle imprese del food delivery alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, Just Eat, Uber Eats e Social Food, hanno sollecitato al Governo di fare chiarezza sulla possibilità di garantire il servizio di delivery anche dopo le 18.00, quando ristoranti e bar sono costretti a chiudere sulla base di quanto stabilito dal DPCM 9 Marzo 2020 n. 11. 

La risposta positiva del Governo chiarisce che il limite orario dalle 6:00 alle 18:00 è riferito solo all’apertura al pubblico.

In un momento di grande difficoltà, tali chiarimenti del consentono di mantenere un servizio essenziale per i cittadini, costretti a uscire il meno possibile da casa e di supporto per la ristorazione. FIPE e AssoDelivery continueranno a collaborare per assicurare il rispetto delle disposizioni di legge, e le misure per la protezione nella consegna definite nelle linee guida.

L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio dando così la possibilità di fornire un servizio ai cittadini e di consentire a molte attività di ristorazione di continuare a lavorare seppure tra numerose difficoltà.

IL DECALOGO DA RISPETTARE

Fipe e AssoDelivery hanno condiviso un decalogo di buone pratiche per garantire il servizio nel rispetto delle misure precauzionali e dei requisiti igienico sanitari che oggi ancor più di ieri sono al centro di questa attività.

È questa una testimonianza di come il settore intero sia impegnato nella salvaguardia della salute dei consumatori, nella tutela del loro diritto ad avere un servizio e allo stesso tempo nel tenere vive le imprese.

Antonio Iannone

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