Pacifik Poke apre a investitori esterni

Secondo quanto risulta a Food Service, la società fondata da Stefano Zenga avrebbe dato mandato a una società di consulenza strategica per l'ingresso di un partner finanziario. Una scelta mirata allo sviluppo in chiave nazionale. Intanto a Milano ha debuttato il nuovo layout
Pacifik Poke apre a investitori esterni

Per Pacifik Poke si avvicina il momento dell’apertura del capitale a un socio esterno. Da quanto risulta a Food Service, la società Poke Srl, che ha registrato il marchio Pacific Poke, ha dato mandato a una società di consulenza strategica di individuare un partner interessato a sostenere e ad accompagnare la crescita del brand, attualmente presente sulle piazze di Torino e Milano. Il fondatore e CEO Stefano Zenga, da noi raggiunto a Milano in occasione dell’inaugurazione dello store numero 14, non commenta le indiscrezioni ma fa capire che il momento potrebbe essere quello buono.

PRONTI PER L’APERTURA DEL CAPITALE

Operiamo in un segmento di mercato in forte crescita e con elementi distintivi rispetto alla concorrenza, primi tra tutti la presenza di una cucina non fondata esclusivamente sul poke e la brand identity di ristorazione con servizio al tavolo, perché non siamo fast food”, ha commentato Zenga. “In questo mercato ci inseriamo tra i primi dieci player in Italia e tra i pochi a non aver ancora aperto il capitale agli investitori esterni. Questa mancata apertura non è dipesa dal fatto che non volessimo farlo. Semplicemente, volevamo farci trovare pronti e ora ci stiamo ragionando, perché siamo cresciuti e ci siamo strutturati. Ora Pacifik Poke è una corporate con tutte le funzioni ben delineate. Il boost aggiuntivo della finanza arriverà, e sarà la conseguenza rispetto a una crescita avvenuta in maniera oculata. Ai futuri investitori dovremo offrire delle certezze sulla nostra capacità di investimento delle risorse di cui disporremo e sulla capacità di controllo delle operazioni. Ora noi abbiamo entrambe queste capacità”.

GRUPPO LEADER NEL POKE A TORINO

Dopo aver conquistato la piazza di Torino e provincia, dove Pacifik Poke è leader di mercato con una quota pari al 16% di market share secondo le stime di Growth Capital, il brand della ristorazione hawaiana è sbarcato su Milano e ora punta ad arrivare a trenta punti vendita nei prossimi anni. Il nuovo locale aperto nei giorni scorsi in via Losanna 36 sostituisce quello precedentemente operante nel quartiere Isola e si aggiunge al primo punto vendita situato in Corso di Porta Vittoria 42. L’opening è stata l’occasione per portare a Milano il nuovo layout del format con l’inserimento di un personaggio ideale, denominato Mr. Pacifik, che diventa una sorta di veicolo per diffondere nel mondo i sapori dell’Oceano Pacifico. Questa “Pacifik Experience” offerta dal brand di Zenga nasce infatti dai piatti tipici delle Hawaii, in particolare dal poke ma non solo, per entrare in altri mondi come il Perù per le ceviche, i mochi gelato tipici del Giappone, il ramen diffuso in tutto l’estremo oriente e poi diverse tipologie di tartare e di dolci del Pacifico. “Diventeremo sempre più dei piccoli angoli delle Hawaii presenti lungo le strade delle città italiane. L’espansione avverrà a macchia d’olio perché il nostro tipo di ristorazione non si presta a operazioni troppo rapide e diversificate geograficamente, che ci porterebbero a perdere il controllo della qualità dei prodotti” precisa Zenga. Entro la fine del 2022 sono in arrivo due nuove aperture. 

FOCUS SULLA DISTINZIONE

Il progetto di design del nuovo layout di Pacifik Poke è stato sviluppato da Duem, studio torinese di architettura che è entrato nel mondo della ristorazione per la prima volta assieme alla “creatura” di Stefano Zenga. Il supporto di comunicazione e brand image nella fase di lancio è stato invece affidato all’agenzia Upside di Milano. Il brand tiene alta l’attenzione verso la sostenibilità con l’utilizzo di prodotti biodegradabili e compostabili e con la realizzazione di piatti plant based presenti nel menu (frutto della collaborazione con Planted). Lo sforzo di Pacifik Poke è legato alla distinzione della propria offerta rispetto al mare magnum del mondo poke. “La concorrenza è agguerrita – conclude Zenga – e il mercato non è ancora del tutto maturo per uscire dalla logica della commodity. Noi puntiamo a far capire al consumatore le differenze qualitative e lo facciamo con la differenziazione dei prodotti e con il servizio al tavolo”.

© Riproduzione riservata