Poke House: ambizioni europee

Il format fondato da Matteo Pichi e Vittoria Zanetti annuncia 3 nuove aperture sul territorio italiano e l’espansione in Portogallo e Spagna
Poke House: ambizioni europee

In campo horeca, Poke House è l’ultimo format, ma solo in termini temporali, ad essersi aggiunto ad un’ipotetica lista riunitasi sotto il motto “Noi non piangiamo, ma procediamo”.

Una lista che comprende già nomi illustri della ristorazione commerciale italiana come Rossopomodoro, Pane&Trita, I Love Poke, Pescaria, Dispensa Emilia, Panino Giusto, Domino’s e Cioccolatitaliani, che ha da poco inaugurato una nuova location di 900mq su tre piani a Rabat, in Marocco. E anche il formato lanciato da Matteo Pichi e Vittoria Zanetti ha grandissime ambizioni internazionali.

PORTOGALLO E SPAGNA ARRIVIAMO

Forte anche del round d’investimento da cinque milioni di euro chiuso con MIP, Poke House scalda i motori per conquistare l’Europa.

Oltre alle tre aperture programmate a Milano, Torino e Roma, il format è pronto a soddisfare anche i palati dei food lover di Portogallo e Spagna. Poke House è de facto già entrata nel mercato lusitano grazie all’acquisizione di una catena specializzata in poke con 4 locali già presenti a Lisbona e 3 in apertura entro la fine dell’anno. L’espansione nella penisola iberica proseguirà poi con l’inaugurazione entro fine anno di 3 ristoranti nelle principali piazze iberiche di Madrid, Barcellona e Valencia.

Anche all’estero il format resterà ovviamente fedele alla propria strategia che prevede apertura sia nelle vie più cool delle città, così come nei centri commerciali, passando per i kiosk all’aperto fino alle dark kitchen.

È ORA DI RIMBOCCARSI LE MANICHE

In un momento in cui il settore della ristorazione è messo a dura prova dall’impatto delle restrizioni del Covid-19, noi di Poke House abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e continuare a lavorare e crescere uniti dalla passione che condividiamo per il food e nei confronti della nostra community” – ha commentato Matteo Pichi, co-founder e CEO di Poke House. “Per il nostro progetto di espansione internazionale abbiamo deciso di fare le cose in grande, guardando ai mercati europei più importanti per la ristorazione out of home, come quello portoghese e spagnolo che insieme nel 2019 hanno valso una spesa di oltre €100 milioni. In Spagna, in particolare, la ristorazione rappresenta oltre il 51% dei consumi alimentari”.

DIGITALE E DELIVERY

“Se la maggior parte dei brand della ristorazione italiana ha scoperto il valore del food delivery e del digital marketing durante l’emergenza, noi di Poke House – nati come start up nel 2018 – abbiamo adottato entrambi dal primo giorno. Fin dall’inizio, abbiamo infatti investito in diverse soluzioni digitali, integrandole in piena sinergia con i servizi nei locali. Al di là del food delivery, abbiamo sviluppato soluzioni che permettono una maggiore scelta su come e dove gustare le poke bowl, agevolando il cliente attraverso un percorso digitale che riduce i tempi di attesa e che si pone perfettamente in linea con tutte le disposizioni in materia di igiene e sicurezza” – ha commentato Vittoria Zanetti, co-founder di Poke House.

In un mondo sempre più mobile, social e multicanale, cambiano le esigenze e i comportamenti dei consumatori, mentre si creano nuove opportunità di interazione e relazione. Ed è proprio questa la chiave di volta, è il brand che deve intercettare in maniera personalizzata il cliente e non il contrario, alimentando un senso di appartenenza che parte sì da una buona proposta culinaria, ma va oltre creando un’esperienza unica e ogni volta inedita” – conclude Pichi.

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