Contratto rider: le perplessità del Ministero e degli altri sindacati

Il Ministero del Lavoro, attraverso una nota ufficiale, ha messo in dubbio l’effettiva validità del Contratto Collettivo siglato in data 15 settembre. Sulla stessa lunghezza d’onda CGIL, CISL e UIL

Pochi giorno dopo la firma del primo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro siglato da AssoDelivery e UGL per una maggior tutela dei rider, la risposta delle istituzioni non si è fatta attendere

SEI GRADI SEPARAZIONE

Il 17 settembre, infatti, in una nota ufficiale inviata all’attenzione di Matteo Sarzana, presidente di Assodelivery nonché General Manager per l’Italia di Deliveroo, il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali ha messo in dubbio l’effettiva validità dell’accordo, esprimendo tutte le proprie perplessità in sei punti, riassunti qui in seguito:

  1. I rider non possono venir retribuiti in base alle consegne effettuate
  2. La contrattazione collettiva deve venir svolta da tutte le maggiori organizzazioni sindacali
  3. Un contratto collettivo non può venir stipulato da una sola sigla sindacale, non rappresentativa
  4. Una retribuzione a cottimo senza garanzia minimo orario potrebbe venir considerata fuorilegge
  5. Ad una prima analisi, il contratto collettivo in oggetto pare non rispettare i requisiti minimi di legge
  6. Contrariamente a quanto convenuto, il Ministero non è stato chiamato in causa per definire i parametri dell’accordo

SINDACATI E COLLETTIVI SUL PIEDE DI GUERRA

Un atteggiamento inaccettabile e incomprensibile di Assodelivery ha portato alla sottoscrizione di un contratto per i riders con la UGL, pur in presenza di una interlocuzione ed un tavolo sindacale aperto a luglio presso il Ministero del lavoro ed aggiornato a settembre, si legge nel comunicato unitario pubblicato da CGIL CISL e UIL.

“Positiva la tempestiva risposta del Ministero del Lavoro alla nostra richiesta di incontro. Apprezziamo le critiche rivolte dal dicastero ad Assodelivery su un’intesa che riteniamo sbagliata nei contenuti e profondamente scorretta nei modi in cui è stata raggiunta”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti in un secondo comunicato.

“Andremo all’incontro forti di una posizione condivisa con Cisl e Uil e che ha il suo elemento distintivo nel riconoscimento di diritti e tutele derivanti dalla contrattazione collettiva”. “Siamo fermamente determinati – prosegue la dirigente sindacale – ad impedire che vengano peggiorate le condizioni dei riders attraverso un accordo di dubbia legittimità, nato solo per evitare l’applicazione generalizzata a questi lavoratori delle tutele garantite dalla legge, che reintroduce il cottimo ed estende la precarietà”.

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