Fa rima con solidarietà la strategia di economia circolare di Chef Express (Gruppo Cremonini), leader italiano della ristorazione viaggiante. Grazie alla partnership con Gruppo Hera e in collaborazione con Last Minute Market, durante l’estate è partito un progetto di recupero delle eccedenze alimentari su tre punti ristoro fra Modena e Bologna, destinato a mettere a punto un modello da replicare a stretto giro su altri ristoranti della rete.
L’obiettivo è semplice: recuperare alimenti non consumati durante la giornata per destinarli a realtà del terzo settore. Innanzitutto, quindi, un’importante operazione di solidarietà, che contribuisce all’attività di enti benefici impegnati nel contrasto alle povertà. Ma allo stesso tempo il progetto consente una sensibile riduzione degli scarti, in piena coerenza con le linee guida europee sulla gestione dei rifiuti, che vedono la prevenzione (dunque la non produzione) al primo posto.
Il progetto
Durante i 90 giorni di test sono stati definiti nel dettaglio i pasti e gli alimenti recuperabili e si è lavorato sulle procedure logistiche, igienico-sanitarie e amministrative necessarie a far arrivare il cibo presso gli enti collegati a ciascun ristorante, che assistono quotidianamente circa 160 persone: Coop Sociale Piazza Grande di Bologna (per Stazione Alta Velocità), Coop Sociale Pensa Solidale di Sala Bolognese (per Stazione di Servizio Pioppa Est) e Casa della Divina Provvidenza di Modena (per l’Ospedale Policlinico). Inoltre, sono stati formati a cura di Last Minute Market, gli operatori sia di Chef Express che degli enti riceventi sulla corretta conservazione e movimentazione del cibo.
Entro fine anno, alla luce dei buoni risultati della fase pilota (oltre 360 kg di pasti recuperati, con un risparmio di oltre 1,3 milioni di litri d’acqua e una mancata emissione di 930 kg di CO2 equivalente), il progetto sarà esteso anche ad altri punti della rete Chef Express. Si aggiungerà così un ulteriore tassello alla partnership fra i gruppi Cremonini e Hera sull’economia circolare, che prevede diversi ambiti di lavoro per uno sviluppo di buone pratiche di riuso e recupero, fra cui i rifiuti organici, valorizzati anche nel nuovo biodigestore Biorg di Spilamberto di Modena, realizzato e gestito congiuntamente dai due Gruppi.