Viviana Varese fa il bis in Sicilia con Viva il Bistrot

Inaugura il 6 aprile all'interno di Palazzo Nicolaci a Noto il nuovo locale che la chef campana guida assieme alla resident chef Ida Brenna. Con lei e con Matteo Carnaghi condivide una società per lo sviluppo dei progetti sull’isola
Viviana Varese fa il bis in Sicilia con Viva il Bistrot

L’amore per la Sicilia della chef campana Viviana Varese si amplia con un nuovo indirizzo. Dopo aver lavorato al W Villadorata Country Restaurant in sodalizio con il resident chef Matteo Carnaghi, è nata infatti la società VIM Group che vede coinvolti la stessa Varese, Matteo Carnaghi e Ida Brenna. Ed è proprio con quest’ultima nei panni di resident chef che prende avvio la nuova avventura, quasi un buon auspicio: Viva il Bistrot.

Apre infatti i battenti il 6 aprile a Noto, in provincia di Siracusa, il secondo locale tenuto a battesimo dalla chef dello stellato milanese Viva Viviana Varese. “Sono rimasta stregata dalla luce della città barocca siciliana”, racconta la globetrotter dei fornelli. Una “malìa”, come dicono i siciliani, una sorta di incantesimo, ma dagli esiti positivi, ha rapito l’imprenditrice fin dal suo primo soggiorno nella Sicilia orientale: la luce, i colori, l’aria, l’essere terra al centro del Mediterraneo, tutti elementi che sono stati fonte di ispirazione anche per la sua precedente apertura del W Villadorata Country Restaurant.

Da sinistra Viviana Varese, Matteo Carnaghi, Ida Brenna

Cucina che dialoga con il territorio

Viva il Bistrot apre all’interno del settecentesco Palazzo Nicolaci a Noto e vuole essere innanzitutto un luogo che accoglie, un abbraccio culinario e dove il vino ha uno spazio importante”, dicono da Siracusa. È dunque una cucina che profuma di Mediterraneo quella del Viva il Bistrot perché le proposte in tavola attingono dalle diverse culture gastronomiche del Mare Nostrum.

In carta ci sono piatti della tradizione meridionale e siciliana, ma potranno essere ripensati grazie a incursioni mediorientali o nordafricane. C’è moltissima verdura, tanto pesce, pochissima carne. Ci sono arance e limoni, insalate, scarole, verze, la frutta per i sorbetti, tutte le erbe aromatiche. Un paniere che parla tanto siciliano, grazie a una ricerca attenta di prodotti e produttori locali, con tanti presidi Slow Food.

Anche la carta dei vini – creata dalla sommelier Valentina Rizzi – sposa l’idea dell’incontro e della contaminazione e quindi spazio alle referenze provenienti dai paesi che affacciano sullo stesso mare con etichette dalla Grecia, dal Marocco, dalla Spagna e dalla Francia.

La sommelier Valentina Rizzi

Nelle antiche cantine, spazi tra arte e design

Immerso nel barocco di Palazzo Nicolaci, il Viva il Bistrot trova spazio nelle cantine che furono della residenza, con archi ogivali e campate a botte su sale ampie e fresche costruite in pietra sedimentaria dalle colorazioni calde e delicate. A rendere dinamico e contemporaneo l’ambiente sono arte e design, con arredi selezionati dalla proprietaria del locale Cristina Summa. È poi centrale la collaborazione con la galleria d’arte Spazionoto di Paolo Perrelli.

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