Metaverso: se non sei “in”, sei “out”?

Il Metaverso può indubbiamente definirsi come il nuovo che avanza in termini di branding and customer engagement. Ma quali sono i reali vantaggi?
Metaverso: se non sei “in”, sei “out”?

L’equivalente digitale del celebre paradosso del gatto di Schrödinger: esiste e non esiste (ancora). È definito così il Metaverso dalla giornalista Joanna Fantozzi, che in un articolo per “Nation’s Restaurant News”, tramite le testimonianze di diversi operatori del settore, illustra quali sono i vantaggi dell’Internet 3.0 per gli operatori Horeca. In scia a quanto fatto da big del calibro di McDonald’s, Wendy’s, Panera Bread e Jimmy John’s.

IL FOODVERSE

In tale contesto, merita una menzione la start-up OneRare, che sta costruendo ciò che può definirsi “Foodverse”. Un luogo virtuale dove incontrare i propri marchi preferiti, giocare e acquistare NFT. “La nostra idea è quella di elevare ad un esperienza in realtà virtuale tutto ciò che facciamo attualmente sui nostri telefoni e dalle app“, ha dichiarato Supreet Raju, cofondatore di OneRare. “Non replicheremo o sostituiremo la vita reale; sarebbe malsano. Ogni Metaverso sarà semplicemente una piattaforma di social media tridimensionale“. Raju ha poi aggiunto: “Quando giochi molto a Call of Duty o Minecraft, tutti i soldi spesi vanno solo al creatore del gioco, ma con OneRare, la monetizzazione si diffonde effettivamente all’interno della comunità. Ogni qualvolta che un piatto particolare viene preparato, lo stesso può essere venduto/acquisto e trattato come un investimento”.

LE VIE DEL METAVERSO

In futuro, OneRare vuole fare di più che curare una comunità di gaming a tema alimentare basata su NFT. In effetti, l’azienda sta già collaborando con i ristoranti per offrire esperienze digitali come corsi di cucina o di vino ai membri di OneRare che altrimenti non sarebbero mai in grado di visitare un ristorante di persona.

Essenzialmente creeremo esperienze digitali che consentiranno loro di mostrare l’etica del loro marchio a più persone e, si spera, di portarle a un pubblico globale“, ha affermato Raju. “Mettiamo che ci fosse uno chef indiano che organizzerebbe nel Metaverso un evento per attirare molte persone interessate. Successivamente potrebbe prendere in considerazione la pubblicazione di un libro di cucina o un ristorante pop-up nel Metaverso. Questo darebbe ai ristoranti più piccoli l’opportunità di crescere in un modo molto più unico“.

LOYALTY 3.0

La catena di hamburgerie newyorkese BareBurger è stato il format che si è aggiudicato il primo ristorante NFT messo all’asta dalla piattaforma Lunchbox, “giusto per, in attesa di ulteriori sviluppi”, ha dichiarato il CEO Euripides Pelekanos, che ha poi aggiunto “Penso che sarebbe un grande svantaggio per i marchi più piccoli non iniziare almeno ad armeggiare e pensare a come possono essere coinvolti nel Metaverso”.
Sempre Pelekanos “Mi piacerebbe invitare gli avatar a entrare in una cucina virtuale per vedere come il cibo viene preparato e acquistato o per interagire con il brand in altri modi. Comprare un hamburger e ottenere un buono sconto di $ 2 per la prossima volta è il vecchio standard di fidelizzazione. Nel Metaverso, farai in modo che le persone interagiscano con il tuo marchio senza necessariamente effettuare un acquisto in quel preciso momento“.

Le vie del Metaverso sono infinite… anche per l’Horeca.

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