Poke House annuncia le nuove bowl col plant-based tune

La catena di pokeria ha annunciato una partnership col produttore di plant-based fish Current Foods
Poke House annuncia le nuove bowl col plant-based tune

Dopo il pollo, ecco il tonno. Poke House si conferma ancora una volta all’avanguardia nell’innovazione di prodotto e annuncia una nuova collaborazione col produttore di alternative vegetali al pesce Current Foods, confermando la centralità della sostenibilità e dell’innovazione nella propria offerta.

IL GAME CHANGER

Dopo due anni di ricerche, test e assaggi, dal prossimo 23 maggio il plant-based tuna di Current Foods sarà disponibile in tutti i punti vendita della catena, che si sta dimostrando sempre più attenta all’evoluzione del mercato. Con il plant-based burger decisamente inflazionato, il plant-based fish si candida ad assoluto game changer della galassia flexitariana.

NOVITÀ DIROMPENTE

Da sempre attenti alle tendenze culinarie del momento, ma soprattutto alle esigenze della nostra community, la nostra scelta deriva dall’aver intercettato una diffusa maggiore consapevolezza e attenzione dei consumatori verso l’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari” spiega Vittoria Zanetti, Executive Director e co-founder di Poke House. “Dopo un’intensa attività di ricerca e sperimentazione, siamo oggi particolarmente fieri di essere i primi a introdurre, per la prima volta nel mondo del poke in Italia, un ingrediente plant based d’eccellenza come il Vegan Tuna di Current Foods. Una novità dirompente per il mondo della ristorazione, pensata per offrire alla nostra clientela una food experience“.

FLEXI A GOGO

L’introduzione del Vegan Tuna dimostra ancora una volta la tensione costante all’innovazione che ci caratterizza dal giorno zeroaggiunge Zanetti. Con questa incredibile alternativa vegetale al pesce, in grado di ingannare le papille gustative più attente, ci rivolgiamo non solo a vegani e vegetariani ma puntiamo a stuzzicare anche la curiosità dei flexitariani, ossia di coloro che, per scelte etiche e ambientali, tendono a ridurre il consumo di alimenti di origine animale”.

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