Nicola Saraceno con Rossopomodoro per il Made in Italy

La nuova apertura di Rossopomodoro in Stazione Centrale a Milano è stata l’occasione per scambiare due chiacchiere con il nuovo CEO sul presente e il futuro del format
Nicola Saraceno con Rossopomodoro per il Made in Italy

Rossopomodoro e Grandi Stazioni Retail, avanti tutta. Dopo il rinnovo della partnership e l’apertura a Torino Porta Nuova, venerdì 25 marzo è stato inaugurato il nuovo ristorante in Stazione Centrale a Milano, nella galleria al piano binari. Ma non finisce qui. L’accordo strategico firmato dalle due aziende prevede infatti ancora 2 aperture: a Bologna Centrale e a Roma Termini.

Milano e oltre

Sebastien De Rose Chief Operating Officer Grandi Stazioni Retail, ha dichiarato: “In questa stazione ogni giorno passano centinaia di migliaia di persone; Milano Centrale è il principale hub intermodale sostenibile della Città. Ed è anche considerata una delle stazioni più belle al mondo. Ai suoi frequentatori vogliamo offrire sempre più confort e servizi. Il food è un elemento strategico nelle nostre stazioni e puntiamo ogni giorno ad una offerta di qualità per rispondere alle esigenze di tutti. Nella nuova location, una delle più belle di tutta la stazione, Rossopomodoro può godere di totale visibilità e di una completa accessibilità, elementi che andranno ad arricchire la sua offerta di piatti iconici del gusto italiano”.

Una nuova avventura

A margine dell’inaugurazione, abbiamo raggiunto in esclusiva il nuovo CEO del format, Nicola Saraceno, pronto e determinato per questa nuova avventura. “A me piacciono le sfide – afferma Saraceno – e al contempo mi piacere lavorare per dei valori. Rossopomodoro incarna alla perfezione entrambe, in quanto si tratta senza dubbio di una bella sfida per un brand che incarna valori come autenticità, qualità e cultura italiana, caratteristiche assolutamente non banali e non scontate quando si parla di ristorazione. Come azienda siamo orgogliosi di poter portare questi valori in giro per l’Italia e in tutto il mondo”.

Made in Italy

Rossopomodoro quindi sempre più ambasciatore del Made in Italy a livello globale? “Assolutamente si, per noi è un grande onore e al contempo una grande responsabilità, e siamo orgogliosi che ciò faccia parte della nostra mission”.

Mission che si svilupperà trasversalmente su tre filoni, o duopoli“Proprietà e Franchising, Italia ed estero, Full Service e Quick Service. Tutti con attualmente dei cantieri aperti ai quali seguiranno a breve gli annunci. Oltre al modello di affiliazione, abbiamo sviluppato anche un nuovo concept di quick service, che affianca ovviamente quello classico di pizzeria con cucina e sala, focalizzato su prodotti e consumazione ‘espressi’”.

Buon auspicio

Un Rossopomodoro che punta forte su travel retail ed estero può essere di buon auspicio e al contempo stimolare il pubblico lasciandosi il covid alle spalle? “Noi ovviamente ce lo auguriamo. È stato indubbiamente un brutto periodo e noi crediamo che ora si debba tornare gradualmente alla normalità, ad uscire e a viaggiare. Noi ci crediamo e stiamo investendo, quindi andiamo avanti con fiducia e ottimismo.”

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