Poke House alla conquista degli Usa con Sweetfin

Il format continua la sua espansione internazionale e punta oltreoceano con l’investimento nel brand californiano conosciuto come il precursore del poke negli Stati Uniti
Poke House alla conquista degli Usa con Sweetfin

Non si arresta l’ascesa internazionale di Poke House che, dopo l’Olanda e il Regno Unito, sbarca oltreoceano mettendo a segno l’investimento in uno dei brand iconici della California. Parliamo di Sweetfin, conosciuto come il precursore del poke e leader delle bowl plant-based negli Stati Uniti.

AMBIZIOSO PIANO DI ESPANSIONE

L’operazione è da intendersi nell’ambito dell’ambizioso piano di espansione del format, che prevede 80 aperture tra Europa e Stati Uniti entro il prossimo anno. Azioni che porteranno così il brand del pesciolino a 170 negozi diretti e un fatturato superiore ai 100 milioni di euro.

Poke House, che ha chiuso il 2021 con un fatturato superiore ai 40 milioni di euro, supporterà lo sviluppo di Sweetfin negli Stati Uniti attraverso un piano di sviluppo che prevede imminenti 40 nuove aperture nei prossimi anni tra la West Coast – dove Sweetfin è già presente con 14 locali tra Los Angeles, San Diego e Orange County – il Texas e l’Arizona e attraverso la condivisione di know-how tecnologico, uno degli asset strategici più importanti del modello di business di Poke House, insieme al delivery.

L’home delivery – una delle leve del successo di Poke House nel Vecchio Continente – avrà un ruolo centrale anche negli Stati Uniti.

INGRESSO IN AMERICA

Facciamo il nostro ingresso nel mercato americano attraverso la porta principale, e attraverso un marchio iconico e amatissimo dai local che ha reso il poke di ispirazione californiana una vera e proprio istituzione”, spiega Matteo Pichi, co-founder e CEO di Poke House.

Siamo fieri ed entusiasti di essere arrivati, attraverso questa operazione, a entrare nel mercato di food retail e di food delivery più importante del mondo occidentale. La partnership con Sweetfin rappresenta la nuova pietra miliare di un percorso che ci ha visti crescere a una velocità esponenziale“.

In soli tre anni“, ha aggiunto Pichi, “siamo passati da 0 a oltre 40 milioni di euro di fatturato, abbiamo aperto più di 70 location e abbiamo visto crescere la nostra squadra che conta oltre 800 persone. Oggi, spinti dall’ambizione di portare le nostre iconiche bowl in ogni angolo delle città, annunciamo con grande orgoglio l’investimento in una società statunitense, un’operazione che dà ulteriore slancio alla nostra crescita, mettendo le fondamenta per un percorso che porterà in futuro alla quotazione di Poke House“.

UN FORTE VALORE SIMBOLICO

L’operazione con Sweetfin non ha soltanto un forte valore strategico per Poke House, ma anche una straordinaria valenza simbolica” commenta Vittoria Zanetti, co-founder di Poke House. “L’idea da cui nasce Poke House prende proprio ispirazione durante i miei viaggi tra la California e la Florida, dove ho avuto modo già nel 2017 di conoscere e provare Sweetfin. Uno stile unico e riconoscibile sia dal punto di vista culinario che architettonico: bowl fresche, gustose e di altissima qualità servite in un contesto progettato per trasmettere, in ogni dettaglio, quel mood positivo e solare tipico della West Coast. È un cerchio che si chiude.”

“Siamo orgogliosi della partnership con Poke House, il brand leader del poke in Europa con una solida presenza internazionale, un incredibile tasso crescita e un forte orientamento alla tecnologia, testimoniato dagli importanti investimenti realizzati proprio in asset tech e digital”, ha dichiarato Seth Cohen, presidente e Co-founder di Sweetfin.

Questa operazione ci consentirà di triplicare il numero di store e penetrare in nuovi mercati. Le soluzioni tecnologicamente all’avanguardia di Poke House saranno un vero boost per implementare le nostre strategie di acquisizione clienti. Non vediamo l’ora di espandere l’esperienza gastronomica di Sweetfin in tutti gli Stati Uniti con l’aiuto di Poke House, perseguendo la nostra missione di ‘fuel life through freshness’”.

© Riproduzione riservata