Veganuary: gennaio vegan per scelta

Nella febbre da veganesimo che puntualmente accompagna l’inizio dell’anno è bene ricordare i format che "veggie" lo sono tutto l’anno

Per il food mondiale, gennaio vuol dire soprattutto Veganuary, il mese dell’orgoglio vegan, tra progetti validi, iniziative di facciata e, perché no, anche un pizzico, e forse qualcosa in più, di retorica.

Nel mese in cui anche l’Horeca si scopre più amico del pianeta e degli animali, andiamo a vedere chi invece ha costruito sul veganesimo la propria strategia e la propria storia.

FLOWER BURGER: ITALIANO, COLORATO E VEGAN…

La ristorazione vegan italiana ha senza dubbio il proprio capofila in Flower Burger, la catena di hamburgerie vegan che punta tutto su colore e niente carne. Il format fondato da Matteo Toto conta attualmente 15 location in Italia, due in USA, due in Inghilterra, una in Francia e una in Olanda.

Se a prima vista la forza della catena sembra star tutta nella comunicazione, anche a livello industriale non è da meno. Tutto il cibo infatti, dal pane ai burger, passando per le salse, viene prodotto nello stabilimento di Milano.

Niente plant-based burger industriali…

NEAT BURGER…CAMPIONI DEL MONDO

Neat Burger è la catena di hamburgerie plant-based lanciata dal campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton, che proprio sul finire dell’anno scorso è stata nominata dal Peta “Compagnia dell’anno”

Tra i fondatori del format, oltre il campionissimo, c’è anche l’Italiano Tommaso Chiabra, già early investor di Beyond Meat, per il quale riprendiamo con piacere uno stralcio dell’intervista rilasciata a Food Service due anni fa. Parole che suonano ancora attuali…

I dati dimostrano un impressionante transizione nel mercato dell’alimentazione verso un tipo di dieta flexitarian, ovvero flessibile fra una dieta vegetariana e una diciamo, pure classica. La ristorazione a catena plant based, e la presenza nel mercato di prodotti così evoluti grazie ai quali si possono mangiare alternative vegetali senza quasi rendersi conto di alterare le proprie abitudini alimentari, è sicuramente un game changer nell’industria della ristorazione. Credo che ad oggi qualsiasi catena di ristorante debba offrire un’opzione plant-based nel proprio menù per rimanere al passo con questo movimento transitorio”.

PUNTI VENDITA… PLANT-BASED

Dopo Burger King e l’italianissimo Hamerica’s, in occasione del Veganuary, la catena inglese Honest Burger ha annunciato il lancio di V Honest, un nuovo concept plant-based sviluppato in collaborazione con il brand australiano Fable Food, che sviluppa sostituri vegetali della carna a base di funghi.

È una vera emozione collaborare con Honest Burger per aggiungere i nostri prodotti a base di funghi al loro menù ed espandere così la loro già vasta offerta di prodotti plant-based”, affermato Dan Joyce, chief growth officer di Fable Foods.

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