Impossible Food Shop, la ghost kitchen plant-based

Il numero due del plant-based mondiale ha lanciato in otto Stati americani 56 nuovi punti vendita. Si tratta di concept delivery only, situati all’interno di ristoranti della catena Dog Haus
Impossible Food Shop, la ghost kitchen plant-based

Impossible Food Shop col vento in poppa. Sì, perché dopo l’ultimo round da 500 milioni di dollari chiuso pochi giorni fa, è arrivato l’annuncio di un’altra interessante iniziativa e per certi versi rivoluzionaria.

GHOST KITCHEN PLANT-BASED

Negli ultimi mesi abbiamo assistito al lancio di diversi concept “plant-based only”, da parte ad esempio di Burger King e Hamerica’s, in collaborazione con Heura. Una ghost kitchen plant-based mancava però decisamente all’appello, così ci ha pensato Impossible Food.

L’azienda californiana di plant-based ha appena ufficializzato il lancio del progetto Impossible Food Shop, in collaborazione con il format Dog Haus: 56 ghost kitchen in otto Stati americani con menù interamente plant-based, disponibili per asporto e delivery sulle principali piattaforme e App.

PLANT-BASED IN ASCESA

Si legge su Restaurant Dive che tale iniziativa è da intendersi come un ulteriore risposta del brand alla crescente domanda di sostituti vegetali che, almeno negli Stati Uniti, è cresciuta del 27% nell’ultimo anno e del 43% negli ultimi due.

Sempre riguardo al mercato americano, il Good Food Institute ha rilevato una crescita in ambito retail, per gli alimenti plant-based, di due volte e mezza superiore rispetto ad altre categorie merceologiche.

E in Italia? Il rapporto Coop 2021 parla di un aumento di fatturato degli alimenti vegetali del 25% rispetto al 2019 e del fatto che il 13% degli italiani sta riducendo il consumo di carne, abbracciando quindi regimi alimentari più in armonia con l’ambiente, come il flexitarianesimo.

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