Una birra su due prodotta dai cinque top player dell’industria

Oltre la metà dell’intera produzione è concentrata nelle mani di cinque grossi gruppi. Ad affermarlo è l’annuale BarthHaas Report, che ribadisce la leadership di Ab In Bev, seguito da Heineken e Carlsberg. E in classifica cresce la compagine composta da gruppi asiatici
Una birra su due prodotta dai cinque top player dell’industria

La percezione diffusa e apparente tenderebbe a indicare il mercato birra a livello mondiale come polverizzato, segmentato e composto da molteplici realtà che battagliano tra loro per aggiudicarsi fino all’ultima quota di mercato. A trarre in inganno possono essere le numerose marche presenti oggi nei vari canali di vendita, così come le varie tipologie oramai diffuse ovunque e non più relegate a semplici concetti di nicchia, a cui si somma il numero crescente di microbirrifici e brewpub. Tutti insieme appassionatamente? Non è proprio così.

TANTI BRAND IN MANO A GRANDI GRUPPI

Che l’offerta oggi sia molto variegata è lampante, ma a firmarla è, in larga parte, un concentrato manipolo di grandi produttori che dominano la scena. La competizione tra aziende è sicuramente molto serrata, ma tutto ciò avviene in un’arena alla quale partecipano meno partecipanti di quanto si possa pensare. Il settore brassicolo rimane, infatti, un affare nelle mani di grandi gruppi industriali e multinazionali. 

Basta sfogliare l’annuale BarthHaas Report per averne la conferma. Secondo lo studio basato sull’andamento del 2020 – durante il quale l’intera produzione di birra, principalmente a causa del Covid, ha riportato una flessione del 5% – la top five a livello internazionale ha generato oltre la metà (54,5%) dell’intera produzione brassicola.

LA TOP FIVE DEI PRODUTTORI

E chi sono i cinque leader del settore? Lo studio ci rende noto che a occupare il primo posto del ranking è Ab In Bev con una market share del 25,7%, un giro di affari di 52 miliardi di euro, mentre l’intera produzione si è attestata lo scorso anno a 467 milioni di ettolitri. Alle spalle della multinazionale belga troviamo il Gruppo Heineken con una quota di mercato pari al 12,2%, un fatturato di 24 miliardi di euro e un dato produttivo annuale di 222 milioni di ettolitri. Il podio della birra si completa con Carlsberg. Il colosso danese vanta una percentuale di mercato del 6,1%, un giro di affari di circa 8 miliardi di euro con poco più di 110 milioni di ettolitri usciti dai suoi stabilimenti.

Al quarto e quinto posto, si classificano il gruppo China Res. Snow Breweries e il gruppo americano canadese Molson Coors (dal 2017 proprietario in Italia del birrificio laziale Birradamare), con una quota di mercato rispettivamente del 5,9% e del 4,6%. Se poi si sommano le quote produttive dei primi dieci produttori, la market share sale al 68%, mentre se si conteggiano le prime 40 aziende il dato balza a quota 85,8%

Infine, dallo studio emerge la presenza sempre più copiosa di produttori asiatici. Scorrendo sempre la top 40 della classifica, ben 11 realtà provengono da Oriente, diventato oggi una delle zone di riferimento per beer lover. 

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