Birra, prove di rilancio nel fuori casa

Nell’ambito della rassegna Beer&Food Attraction, il webinar organizzato da Food Service ha visto protagonisti Pietro Nicastro, ad di Lowen-com, Alfredo Colangelo, direttore commerciale Birra del Borgo, e Lucio Serafino, bar manager dell’Harry Johnson Speakeasy di Caorle
Birra, prove di rilancio nel fuori casa

Esperienzialità e innovazione. Sono questi i due driver indispensabili per rilanciare i consumi di birra nel fuori casa emersi dal webinarNuove esperienze di consumo per il rilancio della birra”, organizzato da Food Service nell’ambito della rassegna Beer&Food Attraction. Monica Nastrucci, coordinatrice editoriale di Food Service, ha posto alcune domande a Pietro Nicastro, ad di Lowen-com, Alfredo Colangelo, direttore commerciale Birra del Borgo, e Lucio Serafino, bar Manager dell’Harry Johnson speakeasy di Caorle (Ve).

GRANDE ATTENZIONE ALLA SICUREZZA

Pietro Nicastro ha illustrato come Lowen-com, che gestisce la rete di locali a brand Löwengrube, caratterizzati da un’offerta di birre e cucina bavaresi, ha affrontato l’emergenza pandemica: “Il nostro obiettivo primario è stato quello di mantenere continuativo il rapporto con i clienti. Per questo motivo abbiamo lanciato un’app dedicata al delivery e al take away, servizi che prima della pandemia erano poco significativi per noi, dato che i nostri ristoranti puntano sull’esperienzialità. Inoltre, per alcuni locali abbiamo progettato la corsia drive, con menu ad hoc, ma dobbiamo ancora sperimentarla».

La peculiarità dei ristoranti Löwengrube, in particolare della tipologia Stube (a cui si aggiungono le declinazioni Klein, adatta per centri urbani, centri commerciali e aeroporti, e Wagen, indicata per lo street food), è l’ampia superficie, che, come ha dichiarato Nicastro, “supera mediamente i 500 mq, per cui è una garanzia anche in termini di sicurezza, visto il distanziamento tra un tavolo e l’altro. In previsione della riapertura, inoltre, punteremo sui locali che hanno il Biergarten, ovvero il dehor esterno, anche in questo caso per garantire una maggiore sicurezza ai nostri clienti“.

Nicastro, in conclusione del suo intervento, ha parlato dei piani di sviluppo dell’insegna, che attualmente conta 23 locali:Abbiamo inaugurato da poco il primo Löwengrube all’estero, a Tirana. Presto apriremo a Modena, Reggio Emilia, Villesse (Ud) e in Franciacorta”.

SE TU NON VIENI DA NOI, VENIAMO NOI DA TE

Alfredo Colangelo ha affrontato il tema del rilancio dei consumi di birra dal punto di vista produttivo e della somministrazione, dal momento che il Birrificio Birra del Borgo possiede anche tre locali: L’Osteria, Il Bancone e la Bottega.

Questi ultimi mesi sono stati veramente difficili per tutto il comparto. Per quanto riguarda Birra del Borgo, il calo che abbiamo registrato nell’ambito dell’Horeca è stato in parte compensato dalle vendite nella Gdo. Infatti, già prima della pandemia avevamo sviluppato alcune linee di birra ad hoc per il canale moderno. Parlando, invece, dei nostri tre locali, abbiamo dovuto riorganizzare l’offerta in funzione del delivery. Accanto alle pizze, che sono il core business della nostra cucina, abbiamo aggiunto l’hamburger. Inoltre, in occasione del Natale e della Pasqua abbiamo proposto i dolci tradizionali, ovvero panettone e colomba, che sono stati particolarmente apprezzati dai nostri clienti. Sempre in funzione del delivery abbiamo applicato il sistema isobarico per riempire le lattine da 1 litro con la birra alla spina. Le lattine vengono poi sigillate, per cui i nostri clienti possono gustare a casa una birra perfetta nelle sue caratteristiche organolettiche. Infine, sull’onda del motto “se tu non vieni da noi, noi veniamo da te”, abbiamo anche lanciato sul nostro shop online il ‘cook kit‘. In pratica, i nostri clienti possono acquistare gli ingredienti e i semilavorati per preparare le ricette del nostro menu a casa“.

In conclusione del suo intervento, Colangelo ha sottolineato che in futuro «ci sarà ampio spazio per innovare sia dal punto di vista dei prodotti che del servizio. E questo riguarda anche il mondo dei grossisti specializzati, che dovranno rimettersi in gioco, “a monte e a valle”, ovvero nelle relazioni “con l’industria e i pubblici esercizi“.

BIRRE E MIXABILITY, UNA NUOVA STRADA DA PERCORRERE

Lucio Serafino, intervenuto in ultima battuta, ha parlato di come la birra stia diventando un ingrediente importante non solo nelle cucine dei grandi chef, ma anche nella miscelazione. “Nel 2017 ho vinto un concorso organizzato da Birra Peroni realizzando un cocktail a base di grappa, birra Nastro Azzurro, succo di limone di Sorrento Igp e sciroppo di miele: era veramente buono! Da allora il trend della birra nella mixability è cresciuto, anche se rimane ancora un fenomeno di nicchia. Per questo motivo penso che i bartender debbano avere più coraggio di innovare. La birra, infatti, presenta una moltitudine di tipologie diverse, ciascuna ideale nell’abbinamento con altre bevande. Prendiamo, per esempio, i distillati: una stout è perfetta con il whisky, una lager con la vodka o la tequila. Sono quindi ottimista per il futuro, sia nella ripresa della birra, sia, più in generale, nel rilancio del fuori casa“.

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