La ripresa del fuori casa muove già i primi passi

Col progressivo abbandono delle restrizioni, a maggio il fatturato è salito del 90% rispetto al mese precedente. L'aperitivo spadroneggia e il settore punta a chiudere il 2021 a 67 miliardi. L'analisi Italgrob-TradeLab
La ripresa del fuori casa muove già i primi passi

La ripresa del fuori casa mostra i primi, timidi, segnali di concretezza, con i dati compresi tra la fine del mese di maggio e le prime settimane di giugno capaci di dare un’iniezione di fiducia al settore. Lo dimostrano le analisi pubblicate nel corso del webinar di Italgrob-TradeLab dal titolo ‘Driver e prospettive di ripresa del mercato fuori casa’.

Già sul finire di maggio, malgrado la presenza di restrizioni fosse ancora preponderante su gran parte del territorio, gli italiani hanno certificato con i loro comportamenti una ritrovata voglia di consumare fuori casa.

A MAGGIO FATTURATO OLTRE I 4 MILIARDI

Nel corso del mese, infatti, il fatturato del fuori casa generato dagli italiani ha raggiunto i 4,1 miliardi, con un considerevole aumento del 90% rispetto al dato di aprile (per farsi un’idea, il valore è stato inferiore di circa il 30% rispetto all’analogo mese del 2019). Il trend, tuttavia, sembra essere in ulteriore crescita e un ragionevole ottimismo porta ad attendersi, come già accaduto per l’anno passato, una vera e propria esplosione dei consumi nel corso dei mesi estivi.

Sempre a maggio, le occasioni che hanno trainato la ripresa sono state diverse, a cominciare dall’aperitivo (crescita del 375%): buone performance sono arrivate anche dai segmenti cena e dopocena. Una crescita di tutte le occasioni a maggior vocazione sociale, dunque, specialmente quelle con uno scontrino più alto, anche se resta un gap da recuperare per le occasioni serali, a causa del coprifuoco che sta via via scomparendo in tutta Italia.

SI TORNANO A RIEMPIRE I RISTORANTI

In ogni caso, si è ritornati ad affollare maggiormente i ristoranti, con un cospicuo +221% in termini di valore nel mese di maggio rispetto ad aprile. Quali i locali più gettonati? Sicuramente quelli in cui coccolarsi: per questa ragione, dunque, sono cresciuti tantissimo i mercati di medio e di alto livello (rispettivamente +460% e +350%).

Tutto questo sommovimento ha comportato una frenata del food delivery, con una diminuzione del 25% sul mese, specialmente per quel che riguarda la componente online, dovuta proprio allo switch dei punti di consumo. Anche il vending ha segnato una battuta d’arresto con un -12%. A trainare la ripresa, va detto, sono state, soprattutto, le donne e il segmento dei consumatori tra i 35 e i 44 anni.

SI PUNTA A TORNARE AI LIVELLI PRE-PANDEMIA NEL 2023

Cosa è lecito attendersi, dunque, per il futuro, non soltanto quello immediato? Il mercato away from home tornerà a crescere, con la chiusura del 2021 per la quale è attesa una forbice compresa tra i 62 e i 67 miliardi.

Ci si aspetta poi che già nel 2022 il mercato recuperi il 95% del valore rispetto al 2019 e che nel 2023 si torni ai livelli pre-pandemia. Per il 2025, l’ipotesi di studio è arrivare addirittura a 90 miliardi di fatturato. Per raggiungere questi traguardi, giova ricordarlo, sarà necessario proseguire sulle strade già intraprese della managerialità, della digitalizzazione e della continua innovazione dell’offerta.

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