Salad Twist, la “nuova” insalata che punta al franchising

A Milano il primo locale che rivisita il prodotto in chiave divertente e salutare. Un progetto appena inaugurato, ma che guarda già all'estero. Con un format del tutto inedito
Salad Twist, la “nuova” insalata che punta al franchising

Pizza, sushi o poke? Per chi è stufo del solito take away, da Milano arriva una proposta originale, con un nuovo, unico, comune denominatore: l’insalata. L’idea alla base di Salad Twist, locale aperto lo scorso 14 aprile in via Savona 15, è tanto semplice, quanto, nel suo piccolo, rivoluzionaria.

Servire l’insalata non più nel canonico formato all’interno di una ciotola, ma creare dei pratici “twister“, dove l’ingrediente comune di i tutti i prodotti presenti sul menu viene servito all’interno di una foglia di riso con diversi abbinamenti, che spaziano dal salmone affumicato e avocado al prosciutto crudo e burrata, per complessive 10 ricette, tutte gluten free.

UN PROGETTO TUTTO UNDER 30

Il progetto è firmato da quattro giovani soci, mossi dal desiderio di creare un prodotto inesistente sul già saturo mercato milanese e intenzionati a sviluppare in futuro un vero e proprio franchising, con un occhio di riguardo, in particolare, per l’estero.

L’origine del concept la spiega a Food Service il Ceo e founder di Salad Twist, Ludovico Arcidiacono: “Con i miei soci avevamo già alle spalle esperienze nel food retail e nel catering . Le contingenze dovute alla pandemia ci hanno spinto a inventarci qualcosa di nuovo, provando a differenziare un prodotto, l’insalata, che molto spesso viene associato a un consumo poco gustoso. Noi abbiamo provato a renderlo più divertente, a dare un ‘twist’ da cui il nome del locale, inventandoci le box all’interno delle quali sono serviti i nostri i twister a base di insalata“.

UN PERFETTO SOSTITUTO DEI TRAMEZZINI

Il prodotto è concepito sia per un consumo all’interno del punto vendita che per una più rapida modalità on the go, all’insegna di quella velocità che tanto contraddistingue Milano e, in particolar modo, la zona in cui Salad Twist è sorto, vero e proprio fulcro del design e della moda.

La nostra idea“, spiega Arcidiacono, “è quella di intercettare anche nicchie di mercato poco battute, andando, per esempio, a sostituire i tradizionali catering di tramezzini che accompagnano i meeting di lavoro“. Per quanto riguarda il delivery, c’è la possibilità di avvalersi di tutte le tradizionali piattaforme di consegna, da Just Eat a Deliveroo, passando per Uber Eats e Glovo.

ENTRO FINE ANNO UN NUOVO LOCALE A MILANO

La clientela del locale è molto variegata, non abbiamo un vero e proprio target di riferimento“, rivela il Ceo di Salad Twist. “Da quanto abbiamo avuto modo di sperimentare, l’affluenza è sicuramente più alta per il pranzo, ma abbiamo già in mente di sviluppare un aperitivo personalizzato che possa soddisfare tutti quelli che ci vengono a trovare“.

Nell’immediato, è già in programma l’apertura di un nuovo punto vendita milanese entro fine anno, ma l’obiettivo è espandersi nel più breve tempo possibile, utilizzando il locale di via Savona come una sorta di test per identificare la migliore tipologia di offerta per il futuro, che potrebbe essere esclusivamente delivery e take away.

Puntiamo a città per certi versi simili a Milano dal punto di vista degli stili di consumo, come Roma e Firenze, ma anche a realtà internazionali come Madrid, Barcellona e Parigi“. Il format, di certo, è stato ideato proprio per essere replicabile e la speranza, chissà, è che possa ripetere il successo di un prodotto partito in sordina e rivelatosi poi un trend globale come il poke.

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