Starbucks: prove tecniche di normalità in USA

Il gigante delle caffetterie è, insieme a Chipotle, il primo format che negli Stati Uniti ha reso la mascherina non più obbligatoria per i clienti vaccinati
Starbucks: prove tecniche di normalità in USA

La ristorazione a stelle e strisce prova lentamente a tornare alla normalità, allentando gradualmente le misure restrittive che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi. Iniziano Chipotle e Starbucks, che durante la pandemia si è caratterizzato anche per la partnership con lo stato di Washington per la distribuzione dei vaccini.

MASCHERINA NON PIÙ OBBLIGATORIA

Dal lunedì 17 maggio infatti, all’interno dei locali dei due format, così come nei supemercati Walmart, per i clienti vaccinati non sarà più obbligatorio l’utilizzo della mascherina.

“Abbiamo tutti la responsabilità di contribuire a ridurre la diffusione di COVID-19 “, ha affermato un portavoce di Starbucks in un comunicato. “Starbucks continua a concentrarsi sulla priorità della salute e sul benessere dei propri partner e dei propri clienti, supportando le autorità sanitarie e i funzionari governativi che stanno lavorando per mitigare la diffusione del virus e agendo in modo proattivo e responsabile per servire le nostre comunità. “

SI TORNA LENTAMENTE ALLA NORMALITÀ

La decisione è stata presa sulla scia di quanto dichiarato dal “U.S. Centers for Disease Control and Prevention” cha ha di fatto abolito l’obbligatorietà della mascherina, così come la quarantena e il tampone di ritorno dall’estero, per tutti gli americani che abbiano ricevuto la seconda dose di vaccino entro le due settimane precedenti.

“Abbiamo tutti desiderato il momento in possiamo tornare a un senso di normalità”, ha dichiarato il direttore del CDC Dr. Rochelle Walensky, in un briefing con i media la scorsa settimana. “Sulla base della continua traiettoria discendente dei casi, i dati scientifici sulle prestazioni dei nostri vaccini e la nostra comprensione di come il virus si diffonde, quel momento è arrivato per coloro che sono completamente vaccinati”.

Voglia di normalità che ovviamente non risparmia neanche l’Italia.

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