Deliveristo annuncia chiusura round da 1,5 milioni di euro

Al round di investimento della piattaforma di delivery B2B per l’horeca hanno partecipato Italian Angels For Growth, Gellify Digital Investments, il fondo Seven della Famiglia Moratti, gli investitori della community Doorway oltre ad alcuni privati
Deliveristo annuncia chiusura round da 1,5 milioni di euro

Delivery B2B a tutto spiano. Verrebbe quasi da dire, Soplaya chiama, Deliveristo risponde. Poco più di una settimana dopo l’annuncio del round da 3,5 milioni della startup friulana e ad un anno esatto dalla chiusura del seed round da 1 milione, Deliveristo annuncia la chiusura di un ulteriore round da 1,5 milioni di euro, portando quindi il totale raccolto a 2,5 milioni di euro.

FILIERA CORTA E DIGITALIZZATA

L’iniezione di capitali servirà a Deliveristo per portare avanti la propria missione: rivoluzionare il settore horeca. Come? Accorciando e digitalizzando la filiera.

Il food delivery B2B, infatti, risulta essere ancora completamente da digitalizzare, con fornitori che fanno fatica a promuoversi e a gestire gli ordini attraverso gli strumenti attualmente a disposizione.

Deliveristo mette infatti in contatto diretto produttori e ristoratori, che hanno la possibilità di migliorare e snellire i processi interni e a gestire meglio i costi grazie all’ausilio del digitale, tramite una piattaforma, senza un magazzino ma totalmente drop shipping.

Gli altri vantaggi del modello adottato e che hanno convinto gli investitori sono l’inesistenza del rischio di invenduto, una possibilità di ampiezza del catalogo potenzialmente infinita ed un livello di scelta e comparazione impossibile da trovare altrimenti.

UN MERCATO DA 20 MILIARDI DI EURO

Raggiunto in esclusiva da Food Service, un raggiante Ivan Aimo, fondatore e Ceo, ha dichiarato “Il food delivery B2B rappresenta uno tra gli spazi di mercato che sta attirando più interesse al momento, in tutto il mondo. Si tratta di un mercato da 20B€ solo in Italia e totalmente ancora privo di digitalizzazione. A differenza della precedente tornata del B2C, abbiamo questa volta la fortuna di poter partire in tempo per giocarci la partita con i player internazionali. Dobbiamo essere bravi, tutti quanti, a non lasciarci sfuggire l’ennesima occasione di costruire qualcosa di veramente significativo in Italia, in uno dei settori, quello del food, dove non siamo e non dobbiamo essere secondi a nessuno”

Ivan Aimo ha inoltre dichiarato: “Dopo aver validato il modello su Milano, questo bridge ha l’obiettivo di consolidare ed iniziare lo scaling sul resto d’Italia, che verrà completato con la chiusura del Series A. Siamo orgogliosi di portare valore all’interno di una filiera che è tra le spine dorsali del nostro Paese ed ha grande bisogno di innovazione, della crescita che stiamo registrando e di aver arricchito la compagine societaria con nuovi partner di alto profilo”.

LE DICHIARAZIONI DEGLI INVESTITORI

Deliveristo si inserisce nel cuore del made in Italy, tra produzione agroalimentare e ristorazione di qualità, digitalizzando e innovando la filiera del food” dichiara Silvia Pugi Champion IAG per l’investimento in Deliveristo insieme a Roberto Limentani, Chief Executive Officer di Camst International (gruppo leader nei servizi di ristorazione collettiva): “Dopo aver analizzato Deliveristo e lavorato con i Founders posso affermare che siamo decisamente convinti del valore attuale e futuro di questa proposta. Il mix generato dal servizio offerto e dalle competenze della struttura ci ha convinto della bontà del progetto”.

L’ingresso in Deliveristo fa parte della nostra strategia di investimento in piattaforme di e-commerce con approccio misto B2C e B2B già iniziata con Winelivery – dichiara Fabio Nalucci, CEO e Founder di GELLIFY – Il potenziale del team di Deliveristo ci è stato da subito evidente e crediamo, anche in questo caso, di potere supportare la crescita della start up grazie al nostro modello di investimento hands-on”.

Barbara Avalle, Chief Operating Officer di Doorway ha dichiarato: “Siamo estremamente soddisfatti dell’esito di questo round di investimento che ci ha visto coinvolti direttamente come lead investor e che permetterà a Deliveristo di proseguire il percorso di crescita e sviluppo avviato. Inoltre, aver attratto l’attenzione di una importante famiglia imprenditoriale italiana, che ha deciso di diventare azionista di peso del progetto attraverso lo strumento dell’equity investing, consolida ancora una volta il nostro ruolo di interlocutore affidabile grazie ad una attenta selezione dei progetti di qualità che ci rende credibili verso tutto il mondo degli investitori”.

Un foodtech italiano che torna a ruggire, dopo un anno di assenza dai grandi palcoscenici mondiali. Certo siamo lontani dai 252 milioni di sterline di Karma Kitchen, ma il fatto stesso che il belpaese tornerà ad essere menzionato nei report di  di AgFunder e DigitalFoodLab fa ben sperare.

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