Misure di sicurezza: in USA si può migliorare, Italia insegna

Secondo una ricerca Ipsos, Chipotle, McDonald’s e Starbucks sono le migliori per misure di sicurezza e precauzioni sanitarie. Ma con standard inferiori a quelli italiani
Misure di sicurezza: in USA si può migliorare, Italia insegna

Mentre in Cina alcune catene di fast food, in piena pandemia, riescono a siglare partnership importanti, negli Stati Uniti alcuni format si trovano a dover fare i conti con la crisi della carne innescata dalla chiusura dei mattatoi in seguito al Covid. Tra questi c’è McDonald’s, che al contempo è risultata però essere anche tra le catene di fast-food più in sicurezza riguardo alle misure adottate per contrastare la pandemia.

Ma con standard che sicuramente faranno sorridere i nostri ristoratori, ripartiti sì, ma con lentezza, anche a causa delle nuove norme sul distanziamento sociale e la sicurezza nei locali.

PAESE CHE VAI, MYSTERY SHOPPER CHE TROVI

Nelle scorse settimane infatti, oltre 5.700 fast food negli USA sono stati visitati dai “mystery shopper” di Ipsos che avevano il compito di verificare le precauzioni sanitarie e le misure di sicurezza adottate dalle diverse catene in seguito al Covid.

Va da sé che in quanto a misure anti-Covid in Italia non abbiamo nulla da imparare da nessuno, ma nelle stesse settimane, anche i nostri ristoratori, si sono trovati a dover fare i conti con i “mystery shopper” nostrani: vigili urbani, guardia di finanza e carabinieri. Se le motivazioni di tali iniziative possono essere in parte giustificate, sono le modalità che talvolta lasciano a desiderare.

ITALIA AL 100%, STATI UNITI UN PO’ MENO

Misure simil-draconiane che in ogni caso funzionano, dato che, chi scrive, dall’inizio della fase due, ha visitato 5 ristoranti tra fast-food, casual e tradizionali e in tutti i casi è stato sottoposto a controllo della temperatura, gli operatori indossavano mascherina o visiera e guanti, tutte le location erano provviste di igienizzante per le mani all’entrata.

Negli Stati Uniti le cose non stanno proprio così. Ipsos ha rilevato infatti che il 90% degli operatori di Chipotle indossavano le maschere e l’83% i guanti. Il 49% dei ristoranti avevano i dispenser di igienizzante per le mani disponibili all’entrata e l’82% in bagno. La media rilevata per quest’ultima metrica è il 24%!

Nel 95% dei McDonald’s visitati erano presenti barriere in plexiglass alla casse e l’87% aveva dispositivi contactless nei bagni per sapone e igienizzante.

Da Starbucks, l’83% degli operatori indossava la mascherina e l’83% dei negozi visitati disponeva di possibilità di pagamento contactless.

Sicuramente i 5 ristoranti sopra menzionati non sono un campione rilevante, ma rendono perfettamente l’idea.

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