Amazon va in soccorso di Deliveroo

L'Antitrust inglese dà il via libera al colosso americano che salverà, di fatto, la piattaforma inglese colpita dalla chiusura dei ristoranti per coronavirus

Il Coronavirus che ha imposto il lockdown in molti luoghi del mondo, con effetti pesanti per tutto il mondo della ristorazione, ha fatto una “vittima” illustre. Si tratta di Deliveroo, la app inglese di food delivery che è stata – di fatto – salvata da Amazon, cui è stato concesso di investire nella società in cordata con una serie di fondi (T Rowe Price, Fidelity Management & Research Co. e Greenoaks), che complessivamente inietteranno 575 milioni di dollari. Il via libera al colosso dell’e-commerce di Seattle lo ha dato la Competition & Market Authority (Cma), ovvero dell’Autorità Antitrust del Regno Unito che aveva finora sospeso quest’operazione. Amazon, infatti, nel maggio 2019 aveva lanciato questo progetto di investimento, arrivato dopo che la stessa società aveva deciso di uscire dal business del food delivery per l’incapacità di trovare il giusto spazio negli Stati Uniti tra i big Grubhub, Uber Eats e altri. Non si era arresa, però, a restare fuori da questo settore e aveva trovato in Deliveroo il brand giusto per rientrare nel settore.

PERDITE PER CENTINAIA DI MILIONI DI STERLINE

Questo progetto era rimasto, però, nel limbo di una lunghissima analisi dell’Autorità per il controllo del mercato inglese, dubbiosa nel dare il via libera al punto di aver aperto lo scorso dicembre una seconda fase di approfondimento che si sarebbe probabilmente conclusa con un diniego. Ma il blocco della ristorazione in molti luoghi del mondo indotto dalla pandemia che sta mettendo in allarme tutto il mondo ha cambiato repentinamente le carte in tavola. Perché la società inglese guidata da William Shu non avrebbe retto il calo del traffico, nonostante ai ristoranti sia generalmente concesso di poter cucinare solo per la consegna a casa.

William Shu, Co-founder e CEO di Deliveroo

Ma solo pochi ristoratori si sono organizzati in tal senso e il crollo verticale delle prenotazioni (non ingannino le strade deserte battute solo da riders) sarebbe stato un colpo mortale per un gruppo che nel 2018 – ultimo bilancio depositato – ha chiuso con una perdita netta consolidata di 232 milioni di sterline, pari a 265 milioni di euro al cambio odierno, su 476 milioni di sterline (542 milioni di euro) di ricavi. Per la Cma “nelle ultime settimane (precedenti alla metà di aprile, ndr) è diventato chiaro che la pandemia aveva avuto un significativo impatto negativo sul business di Deliveroo” e che la società “sarebbe uscita dal mercato senza l’arrivo di Amazon”. Il suo è un investimento definito “di minoranza”, ma le parole della Cme non lasciano dubbi sulla centralità del gruppo americano sul futuro della piattaforma di delivery.

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