CloudKitchens, la ristorazione secondo l’ex Ceo di Uber

Cos’è e come funziona CloudKitchens, la “cucina fantasma” di Travis Kalanick che promette di rivoluzionare (di nuovo) il food delivery

Dal passaggio in auto da uno sconosciuto alle “cucine fantasma”. No, non è la trama di un horror ma l’ultima trovata dell’ex ceo di Uber, Travis Kalanick, che potrebbe essere la nuova frontiera del food delivery nel solco di quanto già previsto da NPD nel suo report di settore del 2018.

DALLA GHOST KITCHEN AL DIVANO DI CASA

L’iniziativa di Kalanick, che è già una start up con consistenti fondamenta, si chiama CloudKitchens e punta a rimpiazzare i ristoranti tradizionali con delle ghost kitchens: spazi attrezzati con cucine professionali – niente cuochi, camerieri o responsabile di sala, né posti a sedere – da “affittare” ai player di settore e pensate per preparare pietanze esclusivamente per delivery. Anziché venir consumato in loco dagli avventori, il cibo preparato in queste “cucine fantasma” viene infatti direttamente spedito a casa del consumatore con le app di delivery e i corrieri della gig-economy come Uber Eats o Foodora, Just Eat, Glovo (per citare quelle più utilizzate in Italia) e compagnia pedalante.

FORNELLI FOR RENT

Sotto il payoff “we serve those that serve others” CloudKitchens indirizza il servizio a noti marchi della ristorazione che magari non vogliono investire in una nuova filiale tradizionale o anche nuovi imprenditori con una originale idea di ristorazione nel cassetto ma senza centinaia di migliaia di dollari in tasca per aprire una location fisica. I potenziali business partners devono metterci solo i cuochi, le materie prime e un piccolo acconto.

TAGLIO DEI COSTI E AUMENTO DEI MARGINI DI GUADAGNO

L’enorme vantaggio è infatti il taglio ai costi di gestione dello staff e delle spese di mantenimento di una sede tradizionale così da aumentare i margini di guadagno. Margini che potrebbero tradursi anche in prezzi più bassi per il consumatore finale, servito direttamente sul divano di casa propria.

DALL’EX CEO DI UBER 300 MILIONI NEL NUOVO PROGETTO

Kalanick ha già investito 300 milioni di dollari di tasca sua nella nuova iniziativa e altri 400 milioni arrivano da un fondo sovrano arabo. Il capitale servirà per l’acquisizione di proprietà a buon mercato in grandi città di tutto il mondo dagli Usa all’India, dalla Cina al Regno Unito.

IL BOOM DEL DIGITAL FOOD DELIVERY

Secondo i dati di CloudKitchens il food delivery negli Stati Uniti vale ad oggi già 35 miliardi di dollari ed è destinato a salire a 76 miliardi nel giro di due anni e addirittura a 365 miliardi nel 2030. Uno studio di Just Eat quantifica il valore totale del mercato del cibo a domicilio in Italia in 3,2 miliardi di euro e, anche se l’82% del settore resta appannaggio dell’offline, la quota dell’online è cresciuta dal 11% del 2011 al 18% attuale e il digital food delivery prosegue la sua crescita ed espansione territoriale con +27% nel 2019. Che anche il nostro paese finisca presto nell’elenco di Kalanick e del suo progetto CloudKitckens?

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