Burger King: lancio entro fine anno dell’Impossible Whopper

Dopo i risultati incoraggianti ottenuti dal test condotto agli inizi di Aprile, il colosso americano lancerà Impossible Whopper, il plant based burger di Impossible Foods in tutti i ristoranti degli Stati Uniti

“Il denaro non dorme mai”. Non so se i vertici di Burger King siano o meno dei fans di Gordon Gekko, ma sicuramente hanno dei punti in comune con il leggendario squalo della finanza interpretato magistralmente da Michael Douglas.

Sfruttando probabilmente anche il clamore suscitato dalla notizia del test alla cieca condotto in 59 ristoranti nei dintorni di St. Louis con l’Impossible Whopper, il gigante del fast food, secondo solo a McDonald’s, fa un altro annuncio bomba: entro la fine del 2019 il plant based burger di Impossible Foods sarà distribuito su scala nazionale, nei 7.200 ristoranti della catena, a 5,49 $, 1 dollaro in più del Whopper “regolare”.

“Il test a St. Louis con l’Impossible Whopper è andato estremamente bene e gli incoraggianti risultati ottenuti ci hanno spinto a valutare l’inserimento su scala nazionale entro fine anno” afferma un portavoce del colosso di Miami.

Burger King diventerà così la più grande catena degli Stati Uniti a commercializzare l’Impossible Burger, che viene già venduto in 570 ristoranti di Red Robin Gourmet Burger e 400 locations di White Castle’s.

Il prodotto concorrente, il Beyond Burger, in Italia grazie a Well Done Burger (prossimamente sulle pagine di Food Service), viene venduto negli USA da Carl’s Jr. in 1.100 ristoranti.

Impossible Whopper per tutti in nome della sostenibilità

Dopo i numerosi progetti e iniziative lanciate da McDonald’s nel campo della sostenibilità anche Burger King lancia così la sua sfida ai cambiamenti climatici, con questa storica iniziativa che sicuramente lascerà il segno.

È opportuno ricordare che l’Impossible Whopper non è stato studiato e lanciato per andare a soddisfare i bisogni dell’universo vegan, bensì per dare un’alternativa sostenibile a tutti i consumatori carne. Il prodotto ha infatti lo stesso apporto calorico della carne bovina, ma con un impatto ambientale infinitamente minore: necessita infatti del 96% in meno di terra e l’87% in meno di acqua e genera l’89% in meno di emissioni (fonte: Impossible Foods).

A differenza di Beyond Meat, che utilizza il succo di barbabietola per ricreare il colore e il sanguinamento della carne vera, Impossible Foods utilizza un ingrediente, l’emoglobina di sintesi, che ha richiesto un pronunciamento della FDA e che, probabilmente, necessiterà una verifica della commissione europea riguardo alla normativa sul novel food.

Fonti interne di Impossible mi assicurano comunque che lo sbarco in Europa, non è in cima alla loro lista attualmente e che dovremmo aspettare ancora diversi mesi prima di poter assaggiare l’Impossible Whopper in Italia.

Antonio Iannone

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