A Bologna va in scena il fuori casa

Il capoluogo emiliano presenta numerosi locali dai format più diversificati. Alcuni mostrano la grande dinamicità del canale Horeca nella città

È una delle capitali della gastronomia italiana. Bologna e la sua cucina sono famose in tutto il mondo (basti pensare a due piatti come i tortellini e le lasagne), frutto di una tradizione e una cultura secolari. Il fuori casa del capoluogo emiliano mostra, accanto alle classiche osterie e trattorie, una serie di locali dai format più vari, molti aperti nel 2016.

WOOD GASTRO BAR

Si chiama Wood Gastro Bar (via San Vitale, 26) ed è un locale aperto lo scorso luglio dal giovane Donato Caporaso. Caratteristica principale del format è il legno (ecco spiegato il nome), che richiama alla natura. “L’idea mi è venuta viaggiando all’estero, dove locali all’insegna del verde e del naturale sono numerosi – spiega Caporaso –. insieme all’architetto Massimo Manfredini abbiamo quindi pensato a utilizzare il legno grezzo come elemento distintivo, naturale, alla pari del cibo che proponiamo. Insomma, un connubio perfetto”. L’atmosfera del Wood è decisamente rilassante e accoglie il cliente nel modo migliore. “Il locale è aperto dalla mattina alla sera, affrontando tutti i momenti caldi della giornata, compreso il brunch domenicale – sottolinea Caporaso –. La nostra proposta è caratterizzata da una cucina leggera e naturale. Qualche esempio: vellutata di spinaci e di patate e Bun & Fish, ovvero salmone scozzese affumicato, cetriolo, cipolla e salsa allo yogurt e lime, a pranzo; orecchiette di grano arso, con crema di pomodoro alla pugliese, cicorie e pangrattato al peperoncino e burger d’anatra e tacchino con chips di patate, cipolle, insalata e maionese all’arancia, a cena; polpettine di pesce con pesce spada, tonno, salmone, salsa allo yogurt e lime al momento dell’aperitivo. Un aperitivo che è contraddistinto da una serie di tapas, preparate al momento. Anzi, vorrei sottolineare che tutto è preparato al momento dell’ordinazione”

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Il Wood Gastro Bar a Bologna

Variegata è anche l’offerta di bevande, che spaziano dai vini emiliani e di altre zone d’Italia a un’ottima scelta di birre artigianali, per finire a una lista di cocktail d’eccellenza. “Accanto ai classici drink internazionali, proponiamo alcune nostre creazioni: per esempio, ‘Un giardino mediterraneo’, preparato con gin, liquore alla camomilla, liquore al bergamotto, succo di arancia, bitter alla ciliegia e soda. Oppure ‘Smokey & Spicy’, realizzato con tequila, mezcal, liquore all’arancia, succo di lime e bitter al pepe”.

PASTA & MOTORI

Si chiama Adesso Pasta-Car Restaurant (via IV novembre-Piazza Maggiore) ed è la novità più originale del panorama bolognese. Aperto dove c’era il negozio di tapezzeria Pasquini (l’insegna è rimasta), il locale è nato su iniziativa di tre soci: Francesco Mafaro, Trilli Zambonelli e Matteo TonelliMafaro, già presidente dell’associazione panificatori bolognesi dal 2008 al 2015 e titolare con il figlio Samuel del panificio ‘Il Forno di Porta Lame’, ci spiega il progetto: “Abbiamo voluto abbinare cucina e motori, un binomio che è molto amato in Emilia-Romagna, e, in particolare, abbiamo scelto la pasta come piatto protagonista della nostra offerta. Il progetto, che nasce dall’idea di fornire un servizio rapido e di qualità, ha avuto una svolta decisiva quando si è liberato il palazzo di quattro piani occupato da Pasquini in via IV Novembre, proprio dietro Piazza Maggiore, location perfetta per il nostro format”.

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Adesso Pasta-Car Restaurant a Bologna

Il locale si sviluppa, appunto, su 4 piani (l’ultimo è occupato dalla cucina), per complessivi 170 posti a sedere. Su ogni piano ci sono immagini in bianconero e gadget legati al marchio automobilistico Alfa Romeo. “Si tratta di materiale originale, fornitoci dalla stessa Alfa Romeo e che esalta il binomio cucina e motori” precisa Mafaro. Come sottolineato in precedenza, la pasta è il core business del locale. “Dalle 11.00 alle 24.00 i nostri clienti possono gustare una grande varietà di primi piatti di pasta preparati al momento con ingredienti di alta qualità, in primis la pasta stessa, che è prodotta da Latini, uno dei marchi più qualificati in Italia, mentre, solo per fare un altro esempio, formaggi e pesce ci sono forniti dalla società Selecta, sinonimo di eccellenza”. Il menu spazia quindi dagli spaghetti con pomodorino fresco e basilico agli spaghetti alla bolognese (in realtà piatto nato all’estero, che non fa parte della tradizione di Bologna), per continuare con tagliatelle al ragù, lasagne, mezze maniche al tonno fresco… L’offerta è poi completata da salumi e formaggi tipici emiliani e di altre regioni d’Italia, e dessert di nostra produzione – sottolinea Mafaro –. Per quanto riguarda i vini, proponiamo alcune etichette emiliane prestigiose, firmate da Umberto Cesari, Tenuta Bonzara e Fiorini”.

FOURGHETTI BY BRUNO BARBIERI

È uno degli chef più conosciuti nel panorama italiano, non solo per il suo talento in cucina, ma anche per le sue presenze sul palcoscenico televisivo. Stiamo parlando di Bruno Barbieri, che, insieme all’imprenditrice Silvia Belluzzi, ha aperto il Fourghetti (via Murri, 71). Si tratta di un ristorante-lounge bar che nasce da un progetto ambizioso, il cui obiettivo è valorizzare tutto il settore food italiano. “Riparto dalla mia città – spiega Barbieri –, la mia Bologna con un progetto nuovo, che sa di casa. Un’emozione molto forte che mi accompagna ogni giorno. Fourghetti sarà la casa di tutti, un luogo pensato per unire e riunire, dove il piacere del buon cibo è il fil rouge che invita ad abbandonarsi a una nuova esperienza». L’atmosfera di Fourghetti ricorda quella del salotto italiano, archetipo dell’incontro e dell’intimità familiare. L’interno è caratterizzato da uno spirito ricercato ed eclettico, che recupera arredi della storia del design italiano, mescolandoli a elementi vintage e objects trouvés. È un mix di oggetti e complementi d’arredo che appartengono a stili ed epoche diverse, di superfici grezze che competono con quelle preziose.

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L’interno di Fourghetti, il ristorante bolognese di Bruno Barbieri

Lo spazio è concepito come ambiente aperto, articolato in piccoli ambiti che regalano angoli e occasioni per creare privacy – afferma l’architetto Davide Fabio Colaci, che ha curato il format –. L’area del privé è protetta da un prezioso paravento di seta a cui fa eco il mirror table, un tavolo a mezzaluna posto davanti a specchi per creare un gioco di sguardi e di rimandi che rendono più intrigante la propria presenza e quella altrui. Il ristorante è dotato di un dehor, nel cortile interno, per ospitare pranzi, cene ed eventi dedicati. Infine, il Bar Bieri, un lungo tavolo di lavoro e di racconto, che pone tutti allo stesso livello destrutturando la gerarchia tra cliente e chef, barman e habitué, rendendo visibile la preparazione di piatti esclusivi da poter gustare solo in quest’area”. La cucina, cuore pulsante di Fourghetti, è uno spazio di lavoro e di ricerca, visibile dalla sala attraverso un’apertura geometrica, che svela l’opera della brigata. Bruno Barbieri è affiancato dal fidatissimo Erik Lavacchielli, che è anche primo pasticcere, e da Maradona Youssef, concorrente dell’ultima edizione di Masterchef Italia. In cucina non può mancare Carla Cavina, la sfoglina, sempre presente nei locali stellati gestiti in precedenza da Barbieri. Da Fourghetti si può gustare una cucina tipica e tradizionale, attenta alla ricerca, alla sperimentazione e alla creatività per far conoscere nuovi gusti e sapori. Ecco, quindi, solo per fare qualche esempio, le polpette, le lasagne e i tortellini, proposti con le contaminazioni dei diversi territori attraverso le spezie, gli elisir e gli estratti. Elementi fondamentali, comuni a tutte le proposte, sono la stagionalità e gli abbinamenti innovativi tra cibo e bevande. Da sottolineare, infine, che Fourghetti è anche locanda: quattro camere e una suite che possono ospitare e accogliere i clienti e gli habituè del ristorante.

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