Ristorazione e costo del lavoro: un appello alle istituzioni

Francesco Sanapo, fondatore di Ditta Artigianale: “Costi 4 volte superiori alle altre aziende, senza adeguate misure migliaia di attività a rischio. Occorre diminuire il carico fiscale o il sistema collasserà”

L’imprenditore fiorentino Francesco Sanapo, fondatore della torrefazione Ditta Artigianale, esperto di caffè specialty e titolare di ben cinque locali a Firenze, in un video su Instagram si rivolge alle istituzioni per riportare sotto i riflettori un problema che da tempo affligge il settore dell’ospitalità, quello della mancanza di personale. “Senza persone non c’è futuro” scrive Sanapo. “La ristorazione e il turismo sono il biglietto da visita della nostra terra, dobbiamo fare qualcosa per proteggerli e farli tornare a brillare”.

Costi del lavoro alle stelle per il mondo dell’ospitalità

Una strada da percorrere, secondo Sanapo, è quella di adottare strumenti in grado di ridurre la pressione fiscale per rendere gli stipendi degli addetti più competitivi. “La ristorazione e l’ospitalità non possono sostenere gli stessi costi del lavoro di altri settori, in quanto richiedono molta più mano d’opera a parità di fatturato, con un costo del lavoro anche quattro volte superiore. Conosco aziende che fatturano 1 milione di euro con cinque collaboratori, per i quali spendono circa 180mila euro. Per ottenere lo stesso fatturato, un’impresa della ristorazione necessita invece di quasi 20 addetti, per un conto che può sfiorare i 700mila euro. Servono interventi da parte del Governo, per evitare il collasso del settore”.

La soluzione al problema deve partire dagli stipendi

Garantire un giusto compenso ai lavoratori è indispensabile per rendere appetibile un lavoro nella ristorazione. “Oggi molte aziende come la mia stanno pagando netti superiori ai lavoratori, per contrastare la crisi del mercato del lavoro, ma quello che garantiamo ai nostri collaboratori arriva a costare più del doppio alle aziende. Eppure, sarei felice di mantenere invariati questi costi, a patto però che questo si traduca in uno stipendio più alto per i miei collaboratori, grazie a una minor tassazione del costo del lavoro. Questo renderebbe tutti un po’ più ricchi e invoglierebbe più persone a lavorare nel nostro settore”.

© Riproduzione riservata