MARR, crescono i ricavi nel 2022

Il Consiglio di amministrazione di MARR ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. Ricavi a quota 1930,5 milioni di euro, +32,6% rispetto al 2021
MARR, crescono i ricavi nel 2022

Bilancio 2022 molto positivo per MARR, società leader nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari al fuori casa. Il Consiglio di amministrazione, infatti, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2022: i ricavi totali consolidati sono stati di 1.930,5 milioni di euro, in crescita sia rispetto ai 1.456,3 milioni del 2021 (+32,6%) sia ai 1.695,8 milioni (pre-pandemia) del 2019. In particolare, i ricavi per vendite dell’esercizio 2022 si attestano a 1.896,6 milioni di euro e si confrontano con i 1.432,6 milioni del 2021 (+32,4%) e i 1.666,7 milioni del 2019.

Le ultime acquisizioni spingono le vendite nella ristorazione

Focalizzando l’attenzione sulle vendite ai clienti della ristorazione (categorie dello Street Market e National Account), queste sono pari a 1.679,2 milioni di euro. Nel confronto con i 1.171,3 milioni del 2021 (+43,4%) beneficiano per circa 11 milioni di euro del contributo del Gruppo Verrini, consolidato a partire dal primo aprile 2021, e per circa 14 milioni di euro di quello della Frigor Carni, consolidata dal primo aprile 2022. Le vendite ai clienti della ristorazione dell’esercizio 2019 erano state pari a 1.422,7 milioni di euro.

Dinamiche inflative e prezzi in crescita

MARR sottolinea che l’andamento delle vendite nel corso dell’esercizio è stato influenzato dalle dinamiche inflative in atto nel settore del Foodservice, interessando gran parte delle merceologie di prodotto commercializzate dall’azienda e con effetti, sui tempi di trasferimento dell’incremento dei prezzi, differenti per le singole categorie di clienti. In particolare, il processo di adeguamento dei prezzi di vendita all’incremento dei costi di acquisto dei prodotti ha evidenziato un avanzamento migliore nella categoria dello Street Marketrispetto a quella del National Account, con quest’ultima penalizzata dalla componente di ristorazione collettiva e di forniture dirette alla Pubblica Amministrazione.

Marr fa presente, inoltre, che il quarto trimestre, così come già osservato per i primi nove mesi del 2022, ha continuato a risentire nel confronto con il pari periodo 2021 delle dinamiche inflative legate al rincaro dei costi energetici, con un conseguente impatto sui costi relativi alle attività di conservazione e distribuzione dei prodotti, oltre che di un generale incremento delle tariffe logistiche con effetti sui costi per le attività di movimentazione. A fronte di questo contesto piuttosto complesso, MARR, nel corso dell’intero esercizio 2022, ha continuato a preservare il livello di servizio offerto, coniugandolo con la gestione dell’adeguamento dei prezzi di vendita all’incremento dei costi dei prodotti alimentari e con quella dei costi operativi (in particolare quelli legati al rincaro dei costi dell’energia) attraverso politiche di efficienza volte all’ottimizzazione dei processi.

Trend relativo al 2023

Nei primi due mesi del 2023, l’andamento delle vendite ai clienti della ristorazione è coerente con gli obiettivi di crescita attesi per l’anno, confermando, inoltre, il progressivo e graduale recupero di marginalità.
Tali risultati sono maturati in un contesto di consumi alimentari fuori casa atteso in crescita (secondo TradeLab, febbraio 2023), grazie anche al positivo andamento del turismo e in particolare di quello legato alle presenze degli stranieri in Italia (+39,9% rispetto al 2021 nei primi nove mesi del 2022, in base ai dati ISTAT del dicembre 2022), che anche negli ultimi mesi del 2022 e in questo inizio di 2023 hanno contribuito al ritorno del turismo nelle grandi città e nelle città d’arte.

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