TheFork, saldo negativo per la ristorazione nel 2022. L’inflazione pesa sul 2023

Le analisi TheFork Scenario mostrano nel 2022 un incremento della tendenza alla prenotazione anticipata (anche rispetto al 2019). La ristorazione soffre però caro energia e inflazione, che frena i consumatori
TheFork, saldo negativo per la ristorazione nel 2022. L’inflazione pesa sul 2023

Inflazione, aumento dei costi dell’energia e difficoltà di reperimento del personale. Sono questi i tre nodi critici che nel 2022 hanno imposto ai ristoranti la necessità di sviluppare strategie per restare competitivi. Di contro, i consumatori sono tornati a uscire senza timori dopo le restrizioni dettate dalla pandemia.

È tutto sommato positivo il bilancio che TheFork Scenario propone del 2022, in quanto le prenotazioni online dei ristoranti hanno tenuto nel corso dell’anno scorso e si mantengono nelle prime settimane del 2023. Il rimbalzo è stato significativo, tanto che rispetto al 2019 l’Italia ha chiuso l’anno con un aumento delle prenotazioni online del +14%.

Nel dettaglio, Roma e Milano hanno registrato il più alto numero di prenotazioni in Italia seguite nell’ordine da Firenze, Torino e Napoli. A livello regionale, la top 5 vede Lombardia e Lazio nelle prime due posizioni seguita da Toscana, Piemonte e Campania. 

Si prenota la cena nel weekend. Pochi no-show

La media con cui gli utenti prenotano in anticipo – secondo le rilevazioni di TheFork – è in crescita rispetto al 2019 in Italia, Francia e Spagna. In Italia in particolare si è passati da 4 ore nel 2019 a 6 ore di anticipo nel 2022. Il weekend rimane il momento preferito così come la cena, anche se rispetto al 2019 cresce il numero di clienti che prenota per pranzo.

In Italia nel 2022 gli utenti hanno prenotato principalmente (60%) tavoli da 2 persone, il 13% da 3 persone, il 24% da 4 o più persone e il 3% degli utenti ha mangiato da solo.

Parlando di tipologia di ristoranti invece occupano il podio la cucina mediterranea, italiana e di pesce, seguite dalle pizzerie e dai ristoranti giapponesi. Lo scontrino medio inferiore a 30 euro è il più comune sia in Italia che negli altri paesi europei, segue una spesa media tra 30 e 50 euro che è anch’essa comune sia in Italia sia in Francia che in Spagna.

Infine, a dicembre 2022, in Italia solo il 3% delle prenotazioni sul canale di TheFork si è concluso in no-show.

Saldo negativo per la ristorazione

Secondo Format Research che con TheFork produce l’osservatorio TheFork Awards sulle nuove aperture, il dato complessivo dell’anno 2022 è di 9.688 nuove aperture, contro 26.856 attività cessate con un saldo pari a -17 punti percentuali.

Il premio annuale assegnato da TheFork e Identità Golose alle novità della ristorazione mostra un ritorno di talenti nostrani della cucina dall’estero, un recupero delle origini, una cucina che valorizza il territorio di appartenenza e diventa motore di ripresa di località che vanno spopolandosi e una sempre maggior attenzione alla sostenibilità intesa in senso ampio (sostenibilità dei modelli di ristorazione, delle materie prime, della produzione dei piatti, della gestione delle risorse umane).

“I consumatori desiderano sempre di più vivere esperienze di valore invece di acquistare beni – osserva Almir Ambeskovic, CEO di TheForke questa è un’opportunità per i ristoranti: coloro che sapranno offrirle potranno vincere anche questa nuova complicata congiuntura. In quest’ottica TheFork sta investendo per fornire ai ristoratori e agli utenti informazioni e dati. Per i clienti questo si tradurrà in un’offerta sempre più personalizzata, per i ristoranti nella possibilità di stimare l’impatto delle campagne di marketing e fare scelte di business più consapevoli e produttive”.

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