Napoli, Ruffini “si mangia” la pizzeria Concettina ai tre santi

La famiglia che controlla Moncler ha acquisito, tramite Archive, il 47,5% della storica pizzeria del rione Sanità. Fondata nel 1951, ha mantenuto un unico locale (ma fattura più di un milione di euro). Si attende uno sviluppo del marchio
Napoli, Ruffini “si mangia” la pizzeria Concettina ai tre santi

Concettina ai tre santi è un vero tempio del gusto nel cuore del rione Sanità, a Napoli. Nata nel 1951 da un’intuizione di donna Concettina Flessigno, è diventata un luogo cult per gli appassionati dell’autentica pizza napoletana e poi evoluta verso una declinazione gourmet dall’erede di Concettina, Ciro Oliva.

Concettina ai tre santi è dunque un locale storico e tradizionale eppure contemporaneo, che ora entra nel mercato delle acquisizioni nel fuoricasa. L’ultimo colpo nella città partenopea è firmato Ruffini, perché la famiglia che controlla Moncler ha ampliato il proprio portafoglio food con l’acquisizione tramite Archive (società indipendente controllata da Ou(r) Group) del 47,5% della pizzeria.

Dopo l’ingresso in Langosteria nel 2018 e l’avventura di Nunasoulfood a Milano nel 2021, la holding dei Ruffini punta ancora convintamente sulla ristorazione. 

Concettina ai tre santi è una delle poche realtà storiche del mondo pizza di Napoli a non aver aperto sedi sussidiarie, eppure la storicità e la fama hanno permesso di arrivare nel 2021 ad un fatturato superiore al milione di euro con l’unico locale. Ora, con l’ingresso di Archive, in molti si aspettano una evoluzione sul modello Langosteria, con aperture in altri segmenti a Napoli (bistrot o corner) o con la creazione di un format replicabile in altre città o all’estero. E i rumors per un primo sbarco a Milano sono già in circolazione.

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