Vyta decolla a Bologna aeroporto e prepara lo sviluppo in Europa

A un anno dall'acquisizione del brand di ristorazione presente nel canale ferroviario, MyChef ha ottenuto un +46% delle vendite rispetto al 2019. La formula bistrot vede la firma dello chef Michelangelo Citino e la collaborazione con Rinaldini per i dolci
Vyta decolla a Bologna aeroporto e prepara lo sviluppo in Europa

Quello inaugurato giovedì 15 dicembre al Marconi di Bologna è il primo ristorante a marchio Vyta in un aeroporto italiano. Si chiama Vyta Bistrot, è situato all’interno della sala imbarchi extra-Schengen dello scalo emiliano, ha una capacità massima di 60 coperti e il menu vede la “firma” dello chef Michelangelo Citino, già nominato best airport chef per il Michelangelo di Milano Linate. Per i dolci, in carta, c’è la collaborazione di Roberto Rinaldini. 

LA SPECIALIZZAZIONE NELLE STAZIONI

All’inaugurazione di Vyta Bistrot erano presenti Nazareno Ventola, Amministratore delegato e Direttore generale della società che gestisce l’aeroporto felsineo, e Sergio Castelli, Amministratore delegato di Areas-MyChef. A novembre dello scorso anno, Areas ha acquisito il brand Vyta, precedentemente di proprietà del Gruppo Santa Margherita, e ha dato il via a una profonda revisione del format di ristorazione specializzato nel canale ferroviario con la presenza nelle sette maggiori stazioni italiane. In più, è iniziata, sempre nel canale travel retail, la scalata agli aeroporti, partendo da Milano Linate e continuando ora con Bologna, dove per la cucina è stata scelta un’impronta molto emiliana grazie anche alla sinergia con il brand Stortellini, di proprietà Areas e presente con dodici store nel territorio nazionale, che “firma” le paste ripiene in menu. I progetti di Castelli per Vyta sono ambiziosi.

ACQUISIZIONE STRATEGICA PER Areas-MyChef

In questi dodici mesi – racconta l’Ad di Areas-MyChef – abbiamo dato il via all’espansione del format, per il quale prevediamo uno sviluppo in tutta Europa. Il nostro gruppo ha acquisito Vyta per entrare nel canale ferroviario, dove non eravamo presenti pur essendo il leader europeo del travel retail con due miliardi di ricavi e duemila punti vendita, con un 36% di market share soltanto in Italia nel canale aeroportuale. La logica dell’acquisizione è stata proprio quella di espanderci nelle stazioni, ma Vyta può essere un format di riferimento anche all’interno degli aeroporti. Utilizzeremo il marchio nei 12 Paesi in cui siamo presenti e sarà una vetrina del made in Italy per il food e per il beverage”. Il vino è nel dna del brand, nato proprio come wine bar e con l’esclusiva dei prodotti del gruppo fondatore; ora naturalmente l’offerta è stata ampliata e, a Bologna Marconi, Vyta ha scelto come partner un’azienda del territorio e molto presente all’interno degli aeroporti come Umberto Cesari.

…E INTANTO ARRIVA Pizza Flor

Il lavoro di riorganizzazione attuato da MyChef su Vyta sta dando ottimi risultati.

Siamo al +46% di vendite rispetto al 2019”, ha precisato Castelli, che è Ceo del gruppo per l’Italia e la Germania. Intanto MyChef Italia vede un forte incremento dei propri ricavi, previsti a 196 milioni contro i 137 dello scorso anno. “Stiamo tornando ai livelli del 2019 e nel like-for-like siamo già sopra. La differenza tra i due calcoli è dovuta al fatto che, post Covid, alcune location non hanno ancora riaperto, come nel caso di Malpensa Terminal 2”.

Ora il gruppo si prepara a lanciare un nuovo format, Pizza Flor, basato sulla pizza alla pala (stile romano) e con fiori edibili come ingrediente. Il primo store sarà quello di Malpensa Terminal 1. MyChef è particolarmente forte nello sviluppo di format di proprietà, che rappresentano il 70% delle insegne, e anche in quello di format ideati per soddisfare le esigenze di clienti, come nel caso di Ferrari Spazio Bollicine.

© Riproduzione riservata