I LOVE POKE fa tris

Il format acquisisce due insegne e sigla una collaborazione per lo sviluppo nel mezzogiorno
I LOVE POKE fa tris

E’ tempo di grandi manovre in casa I LOVE POKE, che mira a 230 punti vendita entro la metà del 2023 e per farlo preme forte sull’acceleratore del M&A.

TRIS DI POKE

La catena, che per prima ha introdotto il poke in Italia nel 2017, ha infatti ufficializzato sia l’acquisizione di due insegne, Pokescuse e Poke Kal e sia la la partnership con Giappo Italia S.r.l., titolare del brand Giappoke, per l’espansione nel Sud Italia.

L’operazione porterà il format a diventare leader assoluto sul territorio italiano con appunto duecentotrenta punti vendita entro la metà del prossimo anno, il 30% di market share e un volume di affari di 130 milioni di euro con un Ebitda di oltre 30 milioni di euro nel 2023.

PRESENZA CAPILLARE

Siamo felici di annunciare questi importanti accordi – commenta Michael Nazir Lewis, founder di I LOVE POKE con la moglie Rana Edwards – abbiamo scelto Pokescuse e Poke Kal perché hanno fatto un ottimo lavoro e sono capillarmente presenti sul territorio nazionale.”

La formalizzazione delle acquisizioni di Poke Kal e Pokescuse avverrà il prossimo febbraio e porterà a una riconversione di sessantasei punti vendita (in totale tra i due marchi) entro l’estate, mentre Giappo Italia S.r.l., rappresentata dall’imprenditore Enrico Schettino, diventa da subito master franchisee per il Sud Italia: il piano di sviluppo messo a punto dai rispettivi management prevede nei primi mesi di attività la conversione dei dodici store Giappoke e l’apertura di dieci nuovi punti vendita nel Meridione, che daranno lavoro ad almeno cinquanta addetti persone.

SINERGIE PER LO SVILUPPO

Dal 2008 Enrico Schettino e il suo team sono leader nel Sud Italia per la cucina etnica e hanno sviluppato diversi format interessanti – continua Michael Nazir Lewis – e sono certo che associandosi alla rete di I LOVE POKE avranno ancora più successo.

La strategia di espansione di I LOVE POKE è supportata da numeri e dati importanti: la seconda edizione del report “Il mercato del Poke in Italia”, presentata a fine settembre da Growth Capital in occasione della Giornata Mondiale del Poke, delinea infatti un quadro più che roseo per il piatto tipico della cucina hawaiana.

Il successo del poke in Italia – conclude Lewis – ci rende orgogliosi di essere stati i primi a credere e a scommettere su questo piatto salutare e gustoso. Oggi la nostra è una realtà che dà lavoro a oltre cinquecento persone fra addetti in store e uffici: puntiamo molto sulla formazione del nostro personale e sulla qualità del prodotto, siamo gli unici ad avere un centro unico di produzione di oltre 4000 mq per la preparazione delle materie prime di base che poi distribuiamo in tutti i punti vendita in Italia. Crediamo molto nella sostenibilità, siamo l’unica catena di poke certifica ASC/MSC per il pesce, siamo plastic free e puntiamo molto sulla ricerca e l’innovazione nel food tech.”

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