A Genova la food court dialoga col Mercato (quello vero)

L’antico chiostro nella struttura del Mercato Orientale di Genova ospita oggi le strutture del MOG, con dieci cucine (glocal) dalla colazione alla cena, ma anche una vineria e un bar con un’ottima bottigliera. Eventi esperienziali (anche per i turisti) e formazione professionale nelle strutture del MOG
A Genova la food court dialoga col Mercato (quello vero)

Il format dei mercati centrali sta prendendo piede nelle grandi e medie città italiane, con i casi di successo di Milano, Firenze o Torino, dove gli spazi che erano dedicati a ortaggi e pollame, formaggi e spezie sono oggi angoli gourmet per format dedicati, tra pizza e rosticceria, fritti e vineria. È invece parzialmente differente il progetto di “ripensamento” realizzato nel cuore di Genova con il MOG Mercato Orientale Genova.

TETE-A-TETE CON I BANCHI DEL MERCATO

La storia del Mercato Orientale di Genova racconta l’evoluzione di una città e contemporaneamente riesce ad esserne lo specchio. 

Il MOG nasce infatti dalla ristrutturazione di una corte coperta che si apre all’interno del Mercato Orientale, il più antico del capoluogo ligure, incastonato nella centralissima via XX Settembre. La proposta di valore che è essenziale per questa food court genovese è infatti l’interazione tutt’ora cruciale con i banchi del mercato. Dai formaggi alle verdure, dalla carne ai condimenti tradizionali, le dieci cucine – locali e internazionali, etniche e tradizionali – che si affacciano sullo spazio aperto condiviso sono rifornite dal mercato cittadino.

La corte del MOG, ricavata dalla copertura di un antico chiostro nel centro della città marinara, si presenta dunque come un’area di duemila metri quadri in ferro e vetro, con le cucine e una roastery che condividono la “piazza”, al centro della quale spicca il grande bar della Corte.

L’area centrale è circondata da una balconata al piano sopraelevato, con sale eventi, spazi per l’aula fornelli dedicata ai corsi di cucina – da non perdere la lezione di pesto alla genovese – e un’osteria che racconta con approccio contemporaneo la cucina e il territorio ligure.

UN LUOGO UNICO IN LIGURIA

Il MOG è oggi uno spazio unico in Liguria (e probabilmente in Italia), che diventa spazio di ritrovo e co-working, aula studio e caffetteria, punto nevralgico per l’aperitivo o per la pausa pranzo dall’ufficio, ma perché no anche per una cena strutturata.

Aperto dal mattino alla sera, sette giorni su sette, propone anche un’offerta enogastronomica all-day-long. Si parte con la colazione e con lo specialty coffee di Andrea Cremone (miglior barista d’Italia 2019), per arrivare al pranzo e alla cena con un menu variegato: dai piatti classici genovesi alla pizza, dal ceviche peruviano alla battuta di fassona, dai piatti speziati della cucina keniana alla pasta, dal sushi alla macelleria, dall’hamburgeria in stile stelle e strisce al il pesce, il tutto in versione street food. Ogni tavolo può servirsi da più cucine, componendo il proprio menu ideale. Una sosta più strutturata e gourmet porta ai tavoli dell’Ostaria de Zena, per un menu che guarda al territorio con inventiva, mentre all’ora dell’aperitivo e dopocena la mixology diventa protagonista al bar della Corte, che propone anche una selezione di birre. I winelover trovano infine nella Vineria uno spazio dedicato con più di 250 etichette a disposizione, di cui oltre 40 al calice.

CUCINA LOCALE E INTERNAZIONALE

Farsi sorprendere dai gusti, viaggiare con il cibo, conoscere l’essenza di Genova e della Liguria. È questa la regola che vige al MOG. E le cucine presenti nella corte del Mercato Orientale offrono esperienze variegate.

Il Laboratorio Gastronomico Genovese gioca “in casa” con l’abc della cucina local, povera ma di grande gusto dalla panissa ai fritti fino alle torte salate.

L’offerta quotidiana di Glam Fish – guidato dallo chef brasiliano Bruno Jose – è basata su burrito di pesce, sushi e poke (preparati al momento).

Pasta fresca, tortelli di magro o le trofie di castagne, rigorosamente fatti a mano, sono tra le specialità di Danilo e Silvia a Lo Scolapasta, progetto curato in collaborazione con Luca “Dei Pronti” e con la Macelleria Da Luca. Francesco Caietta e Cinzia Cevasco, macellai da tre generazioni, sono i protagonisti a La Carne dal 1946 creando un connubio tra carne di Scottona piemontese e prodotti liguri, dalla patata Quarantina al fagiolo Cenerino, fino alla cipolla di Zerli.

Bear & Grill gioca la carta dell’hamburger, con carni selezionate a filiera corta e salse di (come pesto e prescinseua), mentre Landi Pizza & Crunch è la pizzeria del MOG, dove la pala di Roland Doda gioca di pizze e pinse, crunch e conchas, il pane arabo preparato con l’impasto della pizza).

Sul fronte etnico, Mi Rico Perù è l’anima latina del MOG con piatti piccanti (imperdibile il ceviche a base di pesce crudo), mentre Chakula Chema porta a Genova i piatti tradizionali della cucina del Kenya, dal riso Biryani ai samosa al chapati.

Non poteva mancare un corner dedicato al caffè specialty. 

Andrea Cremone, barista e trainer ufficiale Specialty Coffee Association, cura la torrefazione a vista al suo Ops… Coffee by mistakes e offre l’espresso e le altre tipologie di estrazione.

EVENTI TUTTO L’ANNO

Come ogni “piazza” che si rispetti, anche il MOG vive durante tutto l’anno grazie a un calendario di eventi che spaziano dalle serate di musica jazz agli spettacoli di teatro, dagli “aperitivi spiegati” fino agli eventi giocosi dedicati ai più piccoli. Trovano spazio anche le ricorrenze internazionali, da San Patrizio alla festa dell’indipendenza Peruviana fino al bicentenario dell’Ecuador.

Il MOG è anche un’attrazione turistica, tanto che propone – in sinergia con il Comune di Genova – esperienze enogastronomiche nel segno delle eccellenze locali. Sono infatti disponibili tre percorsi sensoriali: un tour del Mercato Orientale, seguito da un pranzo (o cena) ligure accompagnato da racconti e approfondimenti sulla cucina genovese; un laboratorio alla scoperta dei segreti per preparare una focaccia d’autore; un viaggio tra i vini della regione, sempre più apprezzati anche all’estero.

FORMAZIONE PROFESSIONALE

Sono tre le esperienze proposte per chi intende approcciarsi alla cucina professionale. 

Innanzitutto un corso da cuoco professionista, con percorso di 360 ore della durata di circa 4 mesi, che si svolge il sabato in modalità full time. 

Quindi il corso di pasticceria professionale, con lezioni accademiche un giorno a settimana (la domenica) a cura di uno chef patissier. 

Infine il corso per pizzaiolo professionista, che prevede un percorso di 250 ore e 3 mesi circa, sviluppato per formare gli allievi non solo sui fondamentali di impasti, lieviti e maturazioni, ma anche sull’utilizzo professionale del forno e tutti gli ulteriori aspetti che concorrono a creare un prodotto professionale. 

Tutti i corsi sono strutturati in quattro fasi e prevedono una prima parte con lezioni accademiche e un programma pratico intenso per sperimentare i fondamentali della cucina professionale, quindi il corso per la certificazione Haccp, seguiti da un tirocinio in una cucina, pasticceria o pizzeria (con 200 o 300 ore di servizio) e infine una verifica scritta e una pratica nella sede centrale dell’Accademia Italiana Chef.

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