Il bubble tea di Frankly supera la prova crowdfunding

Chiuso un round da 1,5 milioni con Mamacrowd, superato del 180% l'obiettivo minimo. Entra anche il private equity Azimut. In arrivo 24 negozi in due anni
Il bubble tea di Frankly supera la prova crowdfunding

Si è chiusa la campagna di crowdfunding di Frankly, la prima catena italiana di bubble tea. Lanciata ad aprile sulla piattaforma specializzata Mamacrowd, la raccolta ha raggiunto la cifra di 1,5 milioni di euro, superando del 180% l’obiettivo minimo prestabilito.

ENTRA UN FONDO

Sono stati più di 110 gli investitori che hanno partecipato all’operazione di crowdfunding, che si conferma una delle strategie più in voga per creare le condizioni che porteranno alla crescita delle catene scalabili di ristorazione. Prima di Frankly, altri casi di successo erano stati, tra gli altri, quelli di Lievità, Ami Poke, Benvenuto Family Restaurant, Forno Brisa. Nel caso di Frankly, ha aderito anche un fondo di private equity, Azimut ELTIF – venture capital – ALIcrowd II.

Il risultato della campagna dimostra che gli investitori credono in noi e che il progetto che abbiamo costruito e continuiamo a costruire è credibile e capace di attirare l’attenzione di importanti investitori” ha dichiarato Franco Borgonovo, founder nel 2017 di Frankly insieme a Lati Ting. Aggiungendo che: “Nel primo trimestre 2022, abbiamo fatto registrare un aumento dei ricavi del +236% rispetto al primo trimestre del 2021”.

4 MILIONI A FINE ANNO

Con i fondi della raccolta, Frankly punta ad aprire 24 nuovi negozi in Italia nei prossimi due anni e vuole portare il brand anche all’estero. “L’ambizione – ha aggiunto Borgonovo – è di diventare il punto di riferimento anche sul mercato europeo entro il 2025”.

Gli store vanno mediamente a break-even in meno di tre anni. Attualmente Frankly dispone di otto locali a Milano, tra i quali spicca quello aperto a fine gennaio in Stazione Centrale che nel mese di febbraio ha superato i 21.000 drink serviti. Si aggiungono poi gli store di Torino, Bologna, Bergamo e Pavia. Nel 2021, il fatturato della società ha raggiunto i 2,3 milioni di euro, con l’obiettivo di avvicinarsi ai 4 milioni a fine anno. Inoltre, alla fine del 2020, Frankly ha lanciato il canale e-commerce, dove è possibile acquistare e ricevere a domicilio alcune delle materie prime utilizzate nei negozi (dal tè nero al matcha fino a agli sciroppi alla frutta, e ai topping di perle di tapioca o popping boba, caratteristiche palline alla frutta) oltre a degli speciali kit per realizzare la bevanda a casa.

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CONTENUTI SOSTENIBILI

Oltreché per l’espansione del numero dei negozi, i fondi raccolti attraverso la campagna di crowdfunding saranno utilizzati da Frankly per ampliare il proprio team e sviluppare la digitalizzazione del business, puntando alla creazione di una customer base proprietaria e a un sistema che vada a premiare i clienti più fedeli. Una forte attenzione è rivolta all’impostazione sostenibile del business: gli store sono interamente plastic free e per la preparazione del prodotto non sono previste né bustine né aromi naturali.

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