Russia-Ucraina: crisi. Anche Pizza Hut e Kfc dicono stop

Yum Brands, proprietaria dei marchi Pizza Hut e KFC, è in fase avanzata per la cessazione di tutte le operazioni del brand sul suolo russo
Russia-Ucraina: crisi. Anche Pizza Hut e Kfc dicono stop

Dopo McDonald’s, seguito da Starbucks, questa volta è Yum Brands, ad annunciare la chiusura delle operazioni in Russia.

DUE BRAND, DUE FASI

Yum Brands, holding che oltre Pizza Hut e KFC gestisce anche, Taco Bell e Habit Burger, ha infatti annunciato di essere in fase avanzata per lo stop delle operazioni in Russia, decisione maturata ovviamente in seguito all’invasione dell’Ucraina.

Nella fattispecie, la holding ha annunciato:

  • Di aver già ceduto gli asset e i diritti di affiliazione per il brand Pizza Hut ad un operatore locale, che ha già iniziato il processo di rebranding con un marchio non appartenente alla galassia Yum
  • Di essere in fase avanzata per la cessione dei propri locali di proprietà, diritti di master franchisor e sistema operativo di KFC ad un altro operatore locale

BUSINESS MARGINALE, MA…

Già nel mese di marzo, la holding aveva annunciato la chiusura dei locali, ai quali sarebbe seguita la cessione, puntualmente avvenuta quattro mesi dopo.

Il portale RestaurantDive fa notare che i 50 punti vendita Pizza Hut e i 1000 KFC, impattano per il 2% sul fatturato globale della holding. Un’incidenza tutto sommato marginale considerata la vastità del paese russo.

Non è noto il numero dei lavoratori impiegati, e nemmeno la sorte che li toccherà. McDonald’s e Starbucks si sono impegnati a garantire il reimpiego della propria forza lavoro.

Yum Brands farà lo stesso?

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