Il digitale in cantina con l’accordo tra Fipe e The Wine Insider

Al via la partnership per digitalizzare inventari, riordini, rotazione e carta dei vini. Riducendo gli oneri finanziari legati alla gestione delle risorse
Il digitale in cantina con l’accordo tra Fipe e The Wine Insider

Una partnership ad hoc per digitalizzare inventari, riordini, rotazione e carta dei vini. Protagonisti la Federazione italiana pubblici esercizi e The Wine Insider, che celebrano così il sempre più forte rapporto di interconnessione digitale tra ristorazione e mondo del vino.

Un binomio indissolubile, dove i pubblici esercizi sono chiamati a puntare sull’offerta di vini di qualità per essere attrattivi, mentre le case vinicole vedono in bar e ristoranti uno sbocco fondamentale per portare sul mercato i propri prodotti. 

NEL 2020 PERSO IL 20% A VOLUME

Anche per queste ragioni il crollo dei consumi che ha colpito la ristorazione durante pandemia ha inevitabilmente trascinato verso il basso anche il mondo vinicolo.

Nel 2020 il mercato italiano del vino ha perso il 12% a volume, da 22 a 19 milioni di ettolitri, e la perdita si è concentrata soprattutto nella ristorazione (-30%). A fronte di queste dinamiche, il canale ristorazione è quello che ne ha risentito di più: sette punti percentuali sul totale, passando dal 36% al 29%.

Anche in termini di valore, a fronte di una contrazione media del 25%, più di 3 miliardi di euro, il segmento della ristorazione ha registrato le perdite maggiori: circa il 40%. Nel 2021, in concomitanza di un limitato recupero di fatturato per i pubblici esercizi, sono cresciute le vendite di vino a volume in questo specifico canale, registrando un +28% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, anche per il vino, si tratta di un recupero molto parziale, con un distacco ancora evidente rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid.

FONDAMENTALE OTTIMIZZARE I COSTI

In un contesto simile diventa fondamentale per gli esercenti ottimizzare, attraverso il digitale, ogni voce di costo, compresa la cantina, la cui corretta gestione ha effetti diretti sul raggiungimento della necessaria sostenibilità economica.

In quest’ottica nasce la partnership tra Fipe-Confcommercio ed Excantia, la Foodtech company che ha sviluppato The Winesider per affiancare alla gestione digitale della cantina l’approvvigionamento delle bottiglie in conto vendita.

In questo modo ogni ristoratore potrà semplificare la gestione digitalizzando inventari, riordini, rotazioni e pagamenti, con una cantina sempre sotto controllo e una carta dei vini aggiornata in tempo reale, ma soprattutto potrà evitare, attraverso l’opzione del conto vendita, di dover pagare in anticipo vino che non ha ancora venduto.

I dati relativi alle performance economiche – dichiara Aldo Cursano, vice presidente vicario di Fipe-Confcommercio – “dimostrano chiaramente quanto i nostri locali siano un canale importante per il mondo del vino. Allo stesso modo le cantine giocano un ruolo di primo piano per il successo della ristorazione. Assortimento e profondità, dimensione e rotazione, sono variabili fondamentali che, se non gestite nel modo giusto, rischiano non solo di condizionare pesantemente il fatturato ma anche di compromettere i margini. In quest’ottica Fipe ha deciso di far conoscere ai propri soci The Winesider che sapranno valutare come la tecnologia sia utile per migliorare l’efficienza della gestione di una cantina e con essa quella dell’intera azienda”.  

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