Simposio APCI. Guardare al futuro con ottimismo. Nel nome della collaborazione

Tanti i temi emersi durante la due giorni sul Lago di Como, con un fil rouge. Dalla necessità di fare squadra fino all’evoluzione del mestiere, passando per Ucraina e crisi energetica. Non è mancato proprio nulla
Simposio APCI. Guardare al futuro con ottimismo. Nel nome della collaborazione

La Direttrice Generale di APCI, Sonia Re, nell’intervista rilasciata in esclusiva a Food Service durante Host, aveva auspicato una ripresa della ristorazione italiana nel post pandemia nel nome della collaborazione, della condivisione, del fare squadra.

Tema che è stato anche al centro del simposio dell’associazione andato in scena il 21 e 22 marzo allo Sheraton di Como, che si è aperto con una frase del Presidente di APCI Roberto Carcangiu “Che bello ritrovarvi tutti di persona!”. Frase che probabilmente tre anni fa non avrebbe significato nulla, ma che oggi dice molto…

Forte determinazione

“Quest’anno più che mai – ha commentato Sonia Re l’Assemblea di rinnovo delle cariche è importante per costruire un Direttivo forte, preparato, determinato e consapevole. Una squadra di professionisti, dislocata nelle regioni e coordinata da un Consiglio Nazionale, fatta di persone che vivono una condivisione di intenti. Non spettatori, ma protagonisti che ci mettono la faccia, si ‘sporcano’ le mani, come nelle loro cucine; che non si adeguano, ma si impegnano a perseguire obiettivi con la volontà di agire in prima persona per una crescita comune. Insieme a loro con passione e costanza disegneremo percorsi e collaborazioni che ci aiuteranno a perfezionare sempre più il nostro ‘luogo’ associativo. Perché una Associazione è fatta di volti e durante il Simposio vi presenteremo orgogliosamente i nostri”.

Risparmio energetico e gas

Gianmarco Senna, Consigliere regionale. Presidente IV commissione Attività produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione, nonché ristoratore con diversi anni di esperienza alle spalle, ha aperto e chiuso il convegno Energia: industria 4.0 e Green Deal – Costo dell’energia e prospettive future.

Gianmarco Senna che ha ribadito, in questo particolare frangente, l’importanza delle associazioni come APCI e del ruolo di intermediari con le istituzioni

In mezzo c’è stato l’intervento di Marco Lebiu, Direttore Commerciale di Berto’s, che ha esordito con una domanda “Quanti di voi sanno di che classe energetica è il proprio frigorifero? Giusto per informazione un frigorifero di Classe A consuma in un anno 342 kw, una classe E ne consuma quasi 1000, cinque volte tanto”. Un ragionamento che già di per sé dice molto. Ma c’è di più. “In Italia la ristorazione è ancora ancorata al concetto di cucinare a gas, che è ingestibile, e dispendioso, con una resa appena del 50% dell’energia impiegata, senza considerare poi il calore generato all’interno della cucina”.

In estrema sintesi, è necessario sfatare il mito della cucina a gas e non guardare più con diffidenza all’elettrico. Non solo nell’automotive ma anche in cucina.

Ucraina, innovazione ed evoluzione

Prima dell’assemblea a porte chiuse è stata la volta della presentazione dei progetti e delle collaborazioni portate avanti dall’associazione

La giornata è poi proseguita la tavola rotonda “Identikit del Cuoco”, dove, alla presenza anche di autentiche stelle del settore come Cristina Bowerman e Chicco Cerea sono emersi anche tematiche di strettissima attualità nel mondo Horeca come la crisi della manodopera e l’inclusione sociale.

Il manifesto della figura professionale del cuoco

Tutti i partecipanti hanno sottolineato la necessità di creare un futuro migliore per i ragazzi che si affacciano alla professione, iniziando a definire percorsi e, appunto indicazioni da seguire. Il tema è stato approfondito anche nella giornata di martedì con, tra gli altri, Ernst Knam e Carlo Cracco in collegamento da remoto, con l’obiettivo di stilare un Manifesto, proseguirà nel tempo, come ha sottolineato Gianluca De Cristofaro, coordinatore di #farerete: “Un manifesto è una dichiarazione che resta e vive solo se i suoi principi e obiettivi vengono condivisi e applicati da tutti coloro che vi aderiscono. Il coraggio di iniziare a costruirlo nasce proprio dalla volontà di migliorare la condizione professionale del cuoco in molteplici aspetti: culturale, formativo, sociale, economico e imprenditoriale. Per questo bisogna collaborare con il mondo della politica, aiutandola a prendere le decisioni giuste per generare lavoro e opportunità per i giovani”.

Solide basi per il futuro

“Abbiamo costruito, insieme a molti colleghi e alle altre associazioni – ha commentato Roberto Carcangiu, Presidente di APCI – un percorso destinato a durare nel tempo, con la volontà di andare oltre e davvero di creare le condizioni migliori per svolgere la professione del cuoco. Sono orgoglioso di essere stato rieletto Presidente e di poter contribuire concretamente a questo cambio di rotta, che permetterà di riscrivere le regole della nostra professione. Passando dalla Consapevolezza del lavoro che si vuole fare e dal senso di Cultura, Tradizione, Educazione che porta con sé”.

“Comprendere le possibilità reali per sopravvivere in questo settore è un compito difficile per chiunque – conclude Sonia Re – e ancora più arduo intravedere gli sviluppi futuri per anticiparli e prendere le decisioni migliori. Ed è necessario individuare gli scenari futuri per garantire la sopravvivenza dei lavoratori, e delle imprese, e degli eventi. Perché un’Italia senza eventi indebolisce il sistema produttivo. Perché un’Italia che non investe in questo futuro, rischia di uscire dal palcoscenico, soprattutto internazionale. Il progetto è quello di individuare i bisogni, insieme, responsabilmente e generosamente, per poi trovare sempre e ancora insieme le risposte. Ed è su questo presupposto, che sono felice ed onorata di ricoprire ancora questa carica, basata su tanta unità di intenti per creare progetti lungimiranti”.

© Riproduzione riservata