Riduzione della plastica: gli incentivi a favore dei locali

Dal Bonus acqua potabile per i sistemi di filtraggio al credito d'imposta per l'acquisto di materiale biodegradabile e compostabile: tutte le misure varate dal governo per una maggiore sostenibilità
Riduzione della plastica: gli incentivi a favore dei locali

Anche i pubblici esercizi sono chiamati a fare i conti con gli obiettivi di riduzione della plastica negli imballaggi stabiliti dalle linee guida di carattere europeo. Un target per il quale sono previsti incentivi a favore della progressiva diminuzione dei materiali, fino a oggi utilizzati dalle imprese come nella maggior parte dei locali.

Secondo il documento per la consultazione della nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare” del ministero della Transizione ecologica, l’Italia è, infatti, la seconda consumatrice di plastica in Europa, con una domanda, nel 2019, pari al 13,8% del totale e relativa prevalentemente al packaging. Ecco perché la ricerca di alternative più sostenibile dev’essere rapida ed efficace.

BONUS PER I FILTRI DELL’ACQUA

Tra le misure stabilite dal governo a tale scopo, la legge di Bilancio per l’anno 2021 (art. 1, commi 1087 e 1089, l. n. 178/2020) prevede il riconoscimento di un credito d’imposta (cosiddetto Bonus acqua potabile) in misura pari al 50% delle spese sostenute dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare di acqua destinata al consumo umano.

Per usufruire dell’incentivo, il beneficiario dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili, inviando la richiesta telematicamente tra il primo febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo.

CREDITO D’IMPOSTA PER PRODOTTI RIUTILIZZABILI

Il decreto legislativo n. 196/2021 di attuazione della Direttiva SUP, volto a ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica monouso sull’ambiente, prevede, invece, il riconoscimento di un credito d’imposta a vantaggio delle imprese che acquistano e utilizzano prodotti della tipologia di quelli elencati nell’allegato “parte A” (tra cui: tazze per bevande, inclusi i relativi tappi e coperchi, contenitori per alimenti con determinate caratteristiche e bicchieri di plastica monouso) e “parte B” (tra cui: posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti in polistirene espanso, tazze per bevande in polistirene espanso, ecc.) riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile o compostabile.

Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite massimo di tre milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, nella misura del 20% delle spese sostenute e fino all’importo massimo annuale di 10 mila euro per ogni beneficiario. Sarà un decreto del ministero della Transizione ecologica, di concerto con il Mef, da adottare entro il 15 marzo 2022, a stabilire le modalità di attuazione della misura, fermo restando che dovranno essere previsti criteri di priorità in ordine all’acquisto di prodotti monouso destinati a entrare in contatto con gli alimenti.

Infine, il decreto “Governance Pnrr e semplificazioni” n. 77/2021, tra le altre cose, prevede il riconoscimento di incentivi economici agli esercenti che adottano i prescritti sistemi di restituzione con cauzione per gli imballaggi in plastica, in vetro e in metallo utilizzati per acqua e per altre bevande. Sarà, anche, qui un decreto del MiTe a definire i termini e le modalità di presentazione delle istanze per accedere agli incentivi, previa consultazione delle associazioni di categoria (delle imprese) maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

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