Usa, Natale al ristorante con le gift card

Secondo una nuova ricerca della National Restaurant Association, il 62% degli americani vorrebbe come regalo un voucher per cenare fuori. Contactless e perfetto anche per il delivery: lo strumento sta conquistando il settore nel post pandemia
Usa, Natale al ristorante con le gift card

Sotto l’albero il 62% dei consumatori americani sogna di trovare una gift card da spendere in un ristorante. Due sue tre vorrebbero un voucher per il loro locale preferito, mentre il 20% del campione si augura un ticket per provarne uno nuovo. Lo scrive Alicia Kelso su Restaurant Dive, che cita una nuova ricerca della National Restaurant Association (Nra).

Secondo un altro studio firmato da Blackhawk Network, ben il 40% del budget assegnato alle spese natalizie dagli americani sarà destinato all’acquisto di buoni regalo, un aumento del 27% rispetto a quello allocato nel 2020. L’83% di chi si appresta a comprare i regali natalizi dichiara di avere in mente l’acquisto di una gift card, con la possibilità di arrivare, in media, sino a 15 buoni regalo ciascuno da dividere tra parenti e amici. 

CONTACTLESS IDEALI PER DELIVERY E TAKEAWAY

Le gift card hanno evidenziato un trend di crescita per tutto il corso dell’anno e, secondo un report della società Paytronix dello scorso agosto, il numero di buoni regalo venduti a maggio e giugno era già in crescita del 54% rispetto al 2020. Un dato che non deve sorprendere più di tanto, se lo si inquadra alla luce delle nuove dinamiche fissate dalla pandemia: le gift card digitali sono interamente contactless e possono essere utilizzate in modo equivalente sia per il take away, sia per il delivery. E più del 64% di chi frequenta i ristoranti, secondo una ricerca recente della società BentoBox, dichiara l’intenzione di ordinare la cena a domicilio durante le festività natalizie, piuttosto che recarsi in un locale. Anche la crescita degli ordini digitali ha favorito la scelta di sempre più insegne di proporre gift card virtuali: secondo Blackhawk, da marzo 2020 il 59% dei consumatori intervistati ha inaugurato o implementato l’uso del proprio portafoglio digitale e il 43% ha utilizzato gift card, per la prima volta o come abitudine confermata.

UN INCENTIVO ALLA SPESA DEI CONSUMATORI

Il trend è molto interessante anche per i ristoranti: le gift card possono rappresentare un incentivo per sostenere gli ordini, solitamente meno numerosi nei mesi invernali, ai locali che ancora scontano le difficoltà del periodo di pandemia. E non solo: più dell’80% dei consumatori che utilizza la gift card nei ristoranti di lusso o più casual finisce con lo spendere più del valore della card, rivela una ricerca di Fiserv, società di consulenza del settore ristorazione.

STRUMENTO PROMOZIONALE CHE CONQUISTA LE CATENE

Non sorprende quindi che siano sempre di più le insegne che hanno deciso di investire in questo strumento promozionale, incentivandone l’acquisto: la sandwicheria Subway, per esempio, offre un panino gratis per ogni gift card da 25 dollari acquistata in negozio online, mentre le insegne del gruppo WOWork (Saladworks, Frutta Bowls, Garbanzo Mediterranean Fresh e The Simple Greek) propongono una carta regalo da 5 dollari per ogni acquisto di gift card da almeno 25 dollari durante le festività. Nelle pizzerie della costa est a insegna Grimaldi c’è un bonus di 10 dollari per i clienti che acquistano una gift card da 50 euro, come nella catena Red Lobster, che ha lanciato la promozione “Give a Gift, Get a Gift”, proponendo le medesime condizioni. 

INCOGNITA SUL MOMENTO DI SPESA

Tuttavia, non solo solo luci quelle che illuminano il rapporto tra gift card e ristoranti. Diverse le potenziali complicazioni, in particolare legate alla difficoltà di ipotizzare quando verranno spese le gift card, rispetto al momento in cui vengono acquistate. E se l’utilizzo da parte dei titolari dovesse avvenire nel medesimo momento per tutti, il rischio è mettere ancora più sotto pressione le catene di ristorazione, già in difficoltà. Le uniche indicazioni in questo senso evidenziano l’intenzione, per un quarto dei consumatori, di usarle il prima possibile, per il 38% nel giro di qualche settimana e per un ulteriore 38% di conservarle per un’occasione speciale.

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