Heura, plant-based non è sinonimo di fast food

Tra gli obiettivi della startup spagnola c'è quello di spezzare l’assioma e portare la carne vegetale anche nei ristoranti stellati
Heura, plant-based non è sinonimo di fast food

Il Gruppo Food ha avuto l’onore di essere stato ospite a Barcellona di Heura Foods, la startup spagnola partner d Hamerica’s per il primo ristorante plant-based italiano. Il viaggio stampa è stato l’occasione per fare il punto anche sugli obiettivi futuri del brand.

SAPORE MEDITERRANEO

La nostra missione è quella di portare il concetto di proteine animali a un altro livello, tramite una vera e propria transizione proteica che deve essere vista come un’evoluzione dell’industria della carne, nella quale il plant-based rappresenta il successore delle proteine di origine animale, piuttosto che l’alternativa” .

Può essere sintetizzato così l’intervento di Marc Coloma, cofondatore della startup spagnola Heura Foods, che ha aperto la due giorni in terra spagnola.

PLANT-BASED STELLATO? SÌ, MA…

Per portare avanti la propria missione, Heura può contare su di un’ampia gamma che comprende attualmente sostituti del pollo (straccetti, chuncks e nuggets), manzo (hamburger e polpette) e maiale (salsiccia). Tale ampiezza della gamma è sufficiente a portare il concetto di plant-based su di un altro livello, esulando dal mero concetto di fast-food? Si, seppur con qualche remora. “Lo chef ha bisogno della maggior versatilità possibile” – ha affermato Diego Pacheco, Global Business Development Director – “per cui usa volentieri i prodotti plant-based ma per sviluppare ancor di più il settore possiamo e dobbiamo sviluppare prodotti anche a livello di ingredientistica, così che gli chef di qualsiasi livello possano sviluppare la propria creatività”.

PLANT-BASED GOURMET

E parlando di chef, nella stessa lunghezza d’onda è sintonizzato lo chef vegan Alex Pirla, fondatore del plant-based lab, un vero e proprio laboratorio di sperimentazione culinaria plant-based. “Il plant-based non può e non deve essere assolutamente identificato esclusivamente con il fast food, ma è chiaro che un prodotto troppo lavorato non stuzzica troppo la fantasia degli chef”.

Lo chef ha scatenato tutta la sua fantasia durante l’ultima giornata di visita, con un menù plant-based sviluppato con i prodotti Heura.

In termini di ristorazione di livello, la startup può inoltre contare su collaborazioni con lo stellato Nectari e con Let It V, un nuovo concept vegan gourmet che ha stupito, e non poco tutti i partecipanti al viaggio stampa.

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