Coca-Cola aderisce al progetto di economia circolare RiVending PET

Il programma di raccolta selettiva prevede l'installazione di contenitori speciali accanto ai distributori automatici in 700 aree break italiane
Coca-Cola aderisce al progetto di economia circolare RiVending PET

Anche Coca- Cola HBC Italia, principale imbottigliatore dei prodotti a marchio Coca-Cola sul territorio nazionale, ha aderito a “RiVending PET”, il progetto di raccolta selettiva delle bottiglie in PET presenti nei distributori automatici, promosso da Confida (Associazione italiana distribuzione automatica), Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta e il recupero degli Imballaggi in plastica) e UnionPlast (Unione nazionale industrie trasformatrici materie plastiche – Federazione gomma plastica).

Grazie a questa collaborazione, accanto ai distributori automatici in 700 aree break su tutto il territorio italiano, saranno posizionati speciali contenitori per separare le bottiglie in PET dopo l’utilizo e facilitare così il riciclo in nuove bottiglie in PET riciclato (rPET), abituando il consumatore a un conferimento corretto e consapevole.

UN MATERIALE 100% RICICLABILE

Nato nel 2019, il progetto inizialmente era volto esclusivamente al recupero e il riutilizzo di bicchierini e palette, realizzati in un unico tipo di plastica, il polistirolo. Dal 2020, invece, RiVending si è allargato anche al recupero del PET (PoliEtilene Tereftalato), la plastica di cui sono fatte le bottigliette monouso che contengono le bevande presenti anche nei distributori automatici, un materiale riciclabile al 100% numerose volte, che preserva la massima qualità del prodotto e non perde le sue proprietà fondamentali durante il processo di recupero in nuove bottiglie.

Siamo particolarmente fieri” – spiega il presidente di Confida Massimo Trapletti – “del fatto che un’azienda come Coca-Cola HBC Italia, da anni impegnata sul fronte ambientale, abbia riconosciuto il valore di un progetto di filiera che risolve in maniera efficace il tema del fine vita dei prodotti monouso di plastica nel settore della distribuzione automatica”.

COLLABORAZIONE TRA GLI ATTORI DELLA FILIERA

“Rivending PET è un altro esempio concreto di come la collaborazione tra tutti gli attori della filiera sia fondamentale per aumentare la percentuale di riciclo del PET in Italia, assicurando un’economia circolare anche per questo materiale capace di coniugare praticità, qualità e sostenibilità”, ha dichiarato Giangiacomo Pierini, direttore Affari istituzionali e comunicazione di Coca-Cola HBC Italia. “Come azienda continueremo ad investire per utilizzare sempre più PET riciclato nelle nostre bottiglie ma è necessario il contributo di tutti per far sì che ogni bottiglia venga correttamente smaltita e possa tornare a nuova vita”.

Il progetto “RiVending PET” risponde alle richieste della Direttiva europea sulla plastica monouso (cosiddetta Direttiva SUP) che prevede due ambiziosi obiettivi di sostenibilità per le bottigliette in PET: l’aumento del riciclo, che dovrà raggiungere il 77% nel 2025 e il 90% nel 2029, e la realizzazione delle bottiglie con un minimo del 25% di PET riciclato (rPET) entro il 2025, che salirà al 30% entro il 2030. Con i suoi 820 mila distributori automatici installati in uffici pubblici e privati, ospedali, scuole e università, stazioni e aeroporti, il settore del vending ha una forte potenzialità di educazione al recupero e al corretto riciclo degli imballaggi in PET evitando che, una volta consumato il contenuto, le bottiglie finiscano nei rifiuti indifferenziati.

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