Gastronomia Ninin, la tradizione tra due fette di pane

Da ghost kitchen a locale “reale”: apre a Milano in via Napo Torriani, zona Stazione Centrale, il nuovo format di Marta Volpi di Bowls and More. Che mette in un panino i piatti tipici italiani, come lasagne, orecchiette e vitello tonnato
Gastronomia Ninin, la tradizione tra due fette di pane

I seguaci del “tutto è più buono tra due fette di pane” hanno un nuovo indirizzo da segnarsi a Milano. Gastronomia Ninin, l’ultima scommessa imprenditoriale di miss Bowls and More Marta Volpi, ha inaugurato il suo primo store in via Napo Torriani, zona Stazione Centrale, con l’originale idea di declinare in versione panino i piatti più tipici della tradizione italiana. 

Dal vitello tonnato alle melanzane alla parmigiana, dalle lasagne alla bolognese alla caponata di melanzane. E perfino le orecchiette con le cime di rapa, l’insalata di polpo o il baccalà alla vicentina. Ogni piatto può trasformarsi in farcitura da companatico o cibo da consumare in loco o in take away.

DA VIRTUAL BRAND A LOCALE “REALE”

La gastronomia è nata nel 2020 come brand virtuale e durante i mesi della pandemia ha funzionato in ghost kitchen. Ma al contrario di tante insegne che sono durate solo lo spazio di poche settimane, giusto il tempo di cavalcare il trend del delivery e del take away e tamponare l’emorragia di utili della ristorazione tradizionale, Ninin ha deciso ora di farsi “reale”. Quaranta metri quadrati con posti a sedere e una dispensa di prodotti a marchio, e ben 70 metri quadri di cucina che fungeranno da laboratorio gastronomico anche per le future aperture. La prima “sorellina” è prevista in arrivo sempre a Milano, in zona Brera, a fine ottobre 2021 ma il piano di sviluppo punta ad approdare in altre nei mesi seguenti.

VOLPI: “CREDIAMO NELLA RISTORAZIONE IN PRESENZA”

Abbiamo scelto di dare letteralmente corpo ad una gastronomia nata virtualmente” – spiega Marta Volpi, fondatrice di Gatronomia Ninin e titolare della catena Bowls and More – “perché crediamo che la ristorazione debba svolgersi in presenza, soprattutto quando si consumano piatti che nell’immaginario collettivo sono associati al concetto di convivialità. L’idea di utilizzare le ricette tipiche italiane come farcitura dei panini, invece, nasce dalla volontà di consentire ai più audaci di azzardare con le combinazioni tra pane e companatico, dando così modo di giocare con una tradizione che accomuna tutti gli italiani, quella del panino appunto“.

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