Più collaborazione per rilanciare il fuori casa

In occasione di Cibus, il network distributivo Dolcitalia ha organizzato una tavola rotonda mettendo a confronto produttori, distributori ed esercenti
Più collaborazione per rilanciare il fuori casa

Programmazione, imprenditorialità e competenze. Sono le tre parole d’ordine per rilanciare il fuori casa emerse dalla tavola rotonda “Filiera Horeca, un confronto diretto per riscrivere le regole”, organizzata dal network distributivo Dolcitalia nell’ambito della rassegna Cibus 2021. Una tavola rotonda che ha messo di fronte i protagonisti della filiera out of home, ovvero produttori, distributori ed esercenti, per cercare di trovare la soluzione ai problemi che caratterizzano il settore, ulteriormente acuiti dall’emergenza Covid.

SVILUPPARE UN SISTEMA EFFICIENTE

Condotta da Paola Rota e moderata da Stefano Raffaglio, direttore generale di Dolcitalia, la tavola rotonda si è sviluppata, come sottolineato in apertura, con il confronto tra i diversi attori della filiera Horeca. 

Gabriele Primavera, direttore commerciale OOH Ferrero, e Federico Rondena, Sales manager Nestlé Professional, hanno illustrato la struttura di vendita all’Horeca delle rispettive aziende, caratterizzata sia dalla rete vendita diretta che dai grossisti specializzati. Entrambi hanno posto l’accento sulla necessità di creare una partnership con i distributori più qualificati, nell’ottica di un rapporto più trasparente ed efficiente, in particolare in relazione alla gestione dei quantitativi di merce. A tale proposito, Rondena ha chiesto a grossisti ed esercenti “di cercare di pianificare gli ordini in modo più razionale e programmato“, proprio nell’ottica di una maggiore efficienza sulla filiera.

Parlando di efficienza e programmazione, Marino Lazzarini, presidente di Dolcitalia, ha affermato che “è indispensabile una collaborazione maggiore tra distributori ed esercenti, che dovrebbero programmare meglio gli acquisti“. Inoltre, Lazzarini, allo scopo di rendere più efficiente e trasparente il rapporto tra i diversi attori della filiera, ha lanciato una proposta: “Perché non partiamo dal prezzo di posizionamento del prodotto al consumatore per concordare tra esercenti, grossisti e industria le percentuali di ricarico per ogni step della filiera?”.

Fabio Molinari, direttore Generale di Cateringross, ha invece sottolineato una criticità nel rapporto tra distributori e produttori: “In alcuni locali serviti dai nostri soci assistiamo a una sovrapposizione con la rete vendita dei produttori, per cui sarebbe necessaria una maggiore collaborazione per evitare che l’esercente si veda proporre un prodotto sia dall’agente di vendita dell’industria che da quello del grossista“.

RIVEDERE LE POLITICHE VERSO I PUBBLICI ESERCIZI

Luciano Sbraga, vicedirettore Fipe-Confcommercio, ha posto l’accento sulla necessità, da parte dei produttori e dei distributori, di rivedere le politiche commerciali nei confronti dei pubblici esercizi perché il Covid ha determinato forti cambiamenti nel settore, oggi in grave difficoltà. Un settore, quello dei pubblici esercizi, come ha dichiarato Sbraga, “che mostra ancora una mancanza di competenze e imprenditorialità e lo sforzo di Fipe va nella direzione di potenziare i programmi di formazione per cercare di migliorare questa situazione“.

Nell’ultima parte della tavola rotonda, che ha visto protagonisti Edoardo Solei, presidente Amici dell’Horeca, Vincenzo Caso, past president Italgrob, ed Enrico Zoppas, presidente Mineracqua, si è discusso della difficoltà a fare sistema da parte dei distributori. In particolare, Zoppas ha illustrato come Mineracqua sia riuscita a creare una forte collaborazione tra le varie industrie di acqua minerale, quindi a “fare sistema”, cosa che le diverse imprese all’ingrosso, per motivi storici, culturali e strutturali, non sono ancora riusciti ad attuare.

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