Usa, il boom di Domino’s Pizza oltre il Covid

Delivery e take-away avevano segnato la crescita durante il lockdown. Ora le vendite sono esplose grazie al ritorno degli ordini a tarda notte e durante il weekend. Il titolo guadagna oltre il 40% dall’inizio dell’anno a Wall Street
Usa, il boom di Domino’s Pizza oltre il Covid

Con la rimozione del coprifuoco, i conti di Domino’s Pizza negli Stati Uniti salgono e migliorano ulteriormente le performance positive registrate nei mesi della pandemia grazie al boom di ordini in modalità take out e delivery, con aumenti delle vendite che nel secondo quarter del 2021 in media, per singolo negozio, si attestano sul 3.5%. Se ne parla in un articolo a firma di Kevin Stankiewicz su Cnbc in cui si riportano anche le dichiarazioni di Ritch Allison, il Ceo della compagnia, secondo cui gli ordini a tarda notte e quelli del weekend sono i principali driver della crescita. Oltre all’erosione costante di quote a pizzerie indipendenti.

IL TITOLO VOLA A WALL STREET

Nell’ultima settimana di luglio le azioni di Domino’s hanno raggiunto il massimo storico, toccando un rialzo del 14,55% e Wall Street ha applaudito i risultati trimestrali della società, decisamente migliori del previsto: merito – ha precisato Allison – di un ampliamento del business a fasce orarie di solito più deboli, durante il periodo pandemico, come il pranzo e i giorni della settimana. Ora con l’allentamento delle restrizioni vediamo il rafforzamento di quelle modalità di consumo che più erano state penalizzate: il consumo a tarda sera e anche quello durante gli eventi sportivi, o le riunioni familiari per compleanni e feste, che di solito vedono l’insieme di gruppi di persone più o meno numerosi.

OLTRE 200 NUOVE SEDI NEL SECONDO TRIMESTRE 2021

Oltre alla crescita delle vendite nei negozi registrate nel secondo trimestre del 2021, a far battere il cuore degli investitori c’è un altro dato: il + 16,1% del fatturato negozio su negozio rispetto al secondo trimestre 2020. A fine luglio 2021, il guadagno per azione di Domino’s ha raggiunto i 3,12 dollari e vendite di 1,03 miliardi, ben oltre le previsioni di Wall Stretet: gli analisti, secondo la società Refinitiv, avevano ipotizzato un introito di 2,87 dollari ad azione e ricavi per 972,3 milioni di dollari. E su base annua le azioni della catena di pizzerie con sede in Michigan sono aumentate del 40,52% dall’inizio 2021. Nel solo secondo trimestre del 2021 il livello globale le vendite per singolo negozio è aumentato del 13,9% e nel periodo aprile-giugno il brand ha aperto 238 nuove sedi nel mondo, di cui 35 negli Stati Uniti.

I CONTI VOLANO MA LA MANODOPERA MANCA

Se dal punto di vista finanziario la catena di pizzerie gode di ottima salute sul lato delle risorse umane anche Domino’s, come la stragrande maggioranza degli operatori del settore, sta facendo i conti con la carenza di di manodopera: la ricerca di nuove figure da impiegare è stata complessa, nonostante le buone marginalità registrate in particolare dai ristoranti di proprietà che hanno permesso di offrire salari più elevati e condizioni lavorative migliori.

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