Ambeskovic: “Porterò la mia esperienza al vertice di TheFork”

Il manager che ha guidato la startup in Italia diventa CEO a livello globale. La sua strategia guarderà da vicino a quella che è stata l'avventura precedente. Lo racconta in quest'intervista esclusiva per Food Service
Ambeskovic: “Porterò la mia esperienza al vertice di TheFork”

Assorbire da ogni mercato locale le best practice e raggrupparle in un business che possa risultare efficace a livello globale. Da quando, esattamente sei anni fa, Almir Ambeskovic ha iniziato a ricoprire la carica di amministratore delegato dell’allora scale-up TheFork (costola della francese la Fourchette), prima curando l’attività in Italia per poi gradualmente arruolare sotto la propria responsabilità altri Paesi europei, la sua visione manageriale è stata quella di fare leva sulle competenze per realizzare un mosaico strategico composto da tasselli di volta in volta raccolti nei singoli mercati, unendoli tra loro per dar vita a una visione generale il più possibile internazionale.

UN MODUS OPERANDI CHE HA CONVINTO TRIPDAVISOR

Ed è probabilmente questo suo modus operandi che ha convinto i titolari di TripAdvisor, casa madre della piattaforma di prenotazione online e mobile di ristoranti, a puntare su di lui nominandolo Ceo di TheFork a livello globale. Con questo importante balzo al vertice, il manager nato a Sarajevo nel 1977, occupa da questo mese di aprile l’incarico che è stato in precedenza ricoperto da Bertrand Jelensperger, che ha scelto di entrare nel comitato consultivo di Tripadvisor di cui è lui stesso co-fondatore. 

ASSET ESPORTATI DALL’ESPERIENZA ITALIANA

Ambeskovic, quindi, è chiamato ora a dirigere la piattaforma di prenotazione online in tutti e 22 i mercati in cui questa opera. Oggettivamente sono tanti, ma i numeri non spaventano il manager che, dall’esperienza italiana, porterà con sé alcuni asset implementati con successo.

Credo che la forza di TheFork sia quella di ispirarsi alle best practice provenienti e maturate in ogni singolo Paese in maniera da migliorare processi e iniziative del business“, ha spiegato il manager a Food Service. “Ho quindi intenzione di internazionalizzare alcuni servizi avviati in Italia, come il sistema di pagamento TheFork Pay e la Gift Card, oltre alla ferma volontà di continuare nello sviluppo del nostro gestionale per aiutare i ristoratori ad aumentare e migliorare il sistema delle prenotazioni. Inoltre, desidero ‘esportare’ la flessibilità e la velocità nei processi decisionali che rappresentano le soft kills del team italiano con cui ho lavorato in questi anni“.

PER ORA NESSUN AUMENTO DEI MERCATI

Raccogliere intuizioni, servizi e nuove forme di impresa, pur sapendo di fronteggiare una pandemia ancora non risolta che, un po’ ovunque Europa, ha messo in ginocchio la ristorazione. La situazione rimane critica, ma sicuramente l’esperienza del 2020 ha permesso ad Ambeskevic di collaudare alcuni asset di supporto ai clienti italiani, che non si esclude possano essere implementati, a seconda delle singole esigenze, anche nei nuovi Paesi di sua competenza. Paesi che, almeno per il momento, non aumenteranno come lo stesso manager conferma: “Abbiamo acquisito di recente Bookatable che ci ha permesso di crescere in diversi mercati europei e soprattutto integrare quello britannico. In questo momento puntiamo quindi a consolidarci là dove siamo già presenti, focalizzandoci nel trasmettere valore ai nostri partner appena riapriranno l’attività“. 

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