I ristori non bastano per 9 ristoratori su 10

Fipe rilancia l'allarme. L'80% dei titolari ha ricevuto appena il 10% di quanto perso lo scorso anno. Nuovo appello per prorogare il credito d'imposta sui canoni di locazione
I ristori non bastano per 9 ristoratori su 10

In attesa della manifestazione annunciata per il prossimo 13 aprile a Roma, Fipe-Confcommercio torna ancora una volta a sottolineare la drammatica situazione in cui versa il comparto della ristorazione e l’inadeguatezza dei ristori e delle misure di sostegno finora varate dal governo.

I contributi a fondo perduto ricevuti tra il 2020 e il 2021 dai titolari di bar e ristoranti sono stati ritenuti poco o per nulla efficaci dall’89,2% degli imprenditori, con otto titolari su 10 che si sono visti ristorare il 10% circa di quanto perso lo scorso anno“, spiega un comunicato della Federazione italiana pubblici esercizi.

RICHIESTA DI AIUTI PIÙ CONSISTENTI

Una bocciatura che non può non essere presa in considerazione nel momento in cui si andranno a definire le modalità di erogazione dei sostegni che verranno distribuiti in seguito al prossimo scostamento di bilancio, annunciato in 20 miliardi di euro. Siamo consapevoli dello sforzo enorme fatto dal precedente governo per dare risposte ai titolari dei pubblici esercizi, in una situazione di pandemia, ma non possiamo nasconderci che le misure non sono state minimamente sufficienti. È importante dare ristori di maggiore intensità a chi ha perso fatturato perché è stato costretto a chiudere“.

La nota fa riferimento alle parole pronunciate da Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, durante l’audizione informale davanti alle Commissioni V e VI del Senato, riunite in sessione congiunta in vista della conversione in legge del dl Sostegni.

SOLO IL 25% HA OTTENUTO UN TAGLIO DEGLI AFFITTI

I margini di manovra per migliorare il testo sono minimi, ma il direttore generale di Fipe accende i riflettori su alcuni correttivi necessari, primo tra tutti quello dei canoni di locazione. Secondo una ricerca dell’ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, solo il 25% degli imprenditori è riuscito a ottenere uno sconto sugli affitti da parte dei proprietari.

Da qui la richiesta della Federazione: “Il canone di locazione pesa per il 10% sul fatturato delle imprese e rappresenta un costo fisso che in questo momento è insostenibile. Ecco perché diventa indispensabile disporre la proroga del credito d’imposta al 60% sui canoni di locazione e al 30% sull’affitto d’azienda anche per i mesi da gennaio ad aprile 2021. Una misura già prevista per le strutture turistico ricettive e i tour operator”.

APPELLO PER ABBATTERE IL CANONE RAI

In questo caso, dunque, una richiesta contingente, così come quella di abbattere in maniera significativa il canone Rai per i pubblici esercizi. “Tra 2020 e 2021 i bar e ristoranti sono rimasti chiusi per circa 200 giorni” – sottolinea Calugi – ” e dunque sarebbe opportuno ridurre il canone Rai non del 30%, come attualmente previsto dal decreto, ma almeno del 50%. Stesso discorso vale per la Tari, che andrebbe azzerata o dimezzata, visto che i locali chiusi non hanno usufruito di alcun servizio di raccolta rifiuti”.

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