Hi-tech contro lo spreco alimentare in Asia

A Hong Kong un'app simile a Too Good To Go per limitare le 3.500 tonnellate di cibo buttate ogni giorno. In Giappone la catena di supermercati Lawson usa l’intelligenza artificiale per prevedere le vendite di prodotti freschi e regolare la produzione
Hi-tech contro lo spreco alimentare in Asia

Per una volta, è l’Europa a fare scuola all’estero, in materia di riciclo di cibo e riduzione degli sprechi. Da poche settimane è sbarcata anche a Hong Kong un’applicazione dal funzionamento simile a Too Good To Go, il sistema inventato in Danimarca nel 2016 con cui commercianti e ristoratori possono mettere in vendita a prezzi ridotti il cibo invenduto a fine giornata, che a livello internazionale è ormai utilizzata da oltre 77 mila food provider e conta più di 33 milioni di utenti (in Italia sono 3,2 milioni gli utilizzatori ogni giorno, uno dei risultati migliori al mondo).  Nell’ex protettorato inglese, dove stando ai dati dell’Environmental protection department (Edp) ogni giorno vengono buttate 3.500 tonnellate di cibo, il rimedio hi-tech anti spreco si chiama Phenix by OnTheList e ha l’ambizione di sviluppare numeri rilevanti, sia sul fronte degli operatori coinvolti, sia su quello dei consumatori, in un tessuto culturale tipicamente poco sensibile e interessato al tema.

LANCIO IN PARTNERSHIP CON UN’APP DI MODA

Per far conoscere Phenix e per renderla più appealing, si è deciso di lanciarla in collaborazione con l’azienda di vendite di moda a tempo, riservata ai soli iscritti, OnTheList. Sul South China Morning Post, Sian Powell illustra i dettagli dell’accordo: i membri di OnTheList possono accedere all’app e approfittare delle offerte dei luoghi che amano frequentare, con risparmi considerevoli. A poco più di un mese dal lancio, sono 20 le insegne di ristorazione coinvolte, insieme ai punti vendita della catena di supermercati City. Non molto, per la verità, ma le esperienze già sviluppate in Italia, Francia e Belgio dimostrano che, dopo una lenta partenza, il passaparola soprattutto virtuale determina l’aggiunta progressiva di partner (e consumatori) interessati. The Cakery, amatissima pasticceria del centro commerciale Landmark, per esempio, dopo le 5.30 sconta del 50% cupcakes e porzioni di torta del giorno, che passano da 12 a 6 euro, in media. E sono molto fotografate e condivise sui social.

ABBATTERE UNA BARRIERA CULTURALE

Phenix consente a chi usa l’app, tra l’altro, di definire nei dettagli a quale tipo di cibo il cliente è interessato: fresco, secco, ecc., specificando anche se segue particolari regimi alimentari, dal vegetariano all’halal. E anche di seguire in tempo reale gli aggiornamenti sui cibi disponibili, con la finestra temporale per il ritiro, i prezzi e la distanza dalla propria posizione. Delphine & Diego Dultzin, co-founders di OnTheList, spiegano: “A Hong Kong è in atto un cambiamento sottile, ma sempre più evidente: aumentano le politiche governative in favore del contenimento degli sprechi,  si moltiplicano le iniziative di privati per allestire centri di smaltimento e di riciclo dei rifiuti che sostituiscano le centinaia di discariche fuori controllo,  sempre più persone trovano interessante acquistare prodotti alimentari scontati, facendo anche del bene. Un comportamento che, sino a poco tempo fa, era considerato appannaggio solo di chi era costretto in situazioni di indigenza o povertà e mai sarebbe stato adottato dalla gente comune. Abbiamo sentito come un dovere dare il nostro contributo per spingere ancora di più questo trend“. 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE GIAPPONESE

Del resto, se stando all’ultimo rapporto Onu, oltre il 17% del cibo prodotto ogni giorno viene gettato, significa che siamo di fronte a un enorme spreco globale e a un modello di gestione del tessuto produttivo e di smaltimento che non è più sostenibile. E che rende necessario un ripensamento, ovunque. In Giappone si è deciso di affidarsi all’intelligenza artificiale per ridurre le oltre 6 milioni di tonnellate di cibo sprecate ogni anno, il dato più alto in Asia: nella catena di supermercati di vicinato Lawson, per esempio, un sistema di data monitor avanzato è in grado di predire quanti e quali dei prodotti in vendita, dagli onigiri ai sandwich uova e tonno, si venderanno in una giornata o andranno realisticamente in rottura di stock, così da evitare l’inutile produzione di cibo fresco per cui non c’è domanda. L’obiettivo dell’insegna, entro il 2030, è ridurre di un terzo l’assortimento del cibo ready-to-go, in favore di prodotti a più lunga scadenza. 

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