Wolt chiude un round E da 530 milioni di dollari

Il denaro raccolto verrà utilizzato dalla startup di food delivery finlandese per continuare il suo processo di espansione e consolidamento in Europa, Israele e Giappone
Wolt chiude un round E da 530 milioni di dollari

Delivery e denaro. Un binomio indissolubile. Come abbiamo già detto più volte, il food delivery da diversi anni concentra la metà degli investimenti dell’intero comparto foodtech. E l’ultimo round chiuso dalla finlandese Wolt non fa che confermare tale trend.

UNICORNO EUROPEO

Dopo aver partecipato lo scorso settembre al lancio della prima dark kitchen robotizzata, a Berlino, la piattaforma di delivery scandinava ha annunciato negli scorsi giorni di aver chiuso un round E da 530 milioni di dollari, portando a 856 milioni il totale raccolto sin dalla sua fondazione, nel 2015.

I vertici non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito al valore di mercato, ma già con il precedente Round D la startup aveva raggiunto lo status di unicorno (startup con valore superiore al miliardo di euro)

Dal lancio con 10 ristoranti a Helsinki, in cinque anni Wolt ha visto un’espansione in 23 Paesi e 120 città, principalmente in Europa, ma anche in Giappone e Israele. Più recentemente, come altre piattaforme di delivery, Wolt ha allargato il proprio raggio d’azione anche al grocery, ai cosmetici, agli alimenti per animali domestici e ai prodotti farmaceutici.

UN SETTORE CON MOLTE RISORSE

“Operiamo in un settore estremamente competitivo e molto ben finanziato e questo round ci consente di avere una visione di lungo termine”, ha affermato il cofondatore e CEO Miki Kuusi. Nonostante le turbolenze del 2020, siamo rimasti concentrati sulla crescita, triplicando le nostre entrate a 330 milioni di dollari, contro una perdita netta di soli 38 milioni di dollari. Il round appena chiuso di mettere in una posizione di forza per investire nelle nostre persone, tecnologia e mercati e pensare serenamente agli anni a venire“.

Kuusi ha afferma inoltre che l’ultimo round di finanziamento è stato chiuso con la convinzione che molti servizi “offline”, come il grocery delivery, verranno gradualmente portati “online” dalle piattaforme “in grado di eseguire e mantenere un’ottima esperienza cliente … Abbiamo iniziato con un focus esclusivo sul ristorante, ma abbiamo subito capito che il segreto per portare il ristorante online era quello di offrire un’esperienza di consegna rapida e prevedibile, da ristoranti che non avevano mai offerto consegna a domicilio.

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